E’ destinato ad un pubblico di piccoli visitatori il percorso culturale e multisensoriale “I Sensi In Testa”, proposto dall’Associazione Progetto Museo, in collaborazione con il complesso museale della Cappella Sansevero.
Per i giovani ospiti, infatti, il tempio barocco dell’alchimista e scienziato Raimondo di Sangro si trasformerà in un laboratorio, dove essi avranno modo di approcciarsi ai capolavori che la popolano, in maniera del tutto singolare e sperimentale.
Secondo un calendario reperibile sui siti dell’Associazione e del Museo, sarà proposto un inedito viaggio a porte chiuse, che ne attiverà i sensi e stimolerà riflessioni autonome e individuali, scevre dall’influenza delle spiegazioni della guida o dell’adulto. Proprio in quel luogo di inimitabili suggestioni, i ragazzi avranno modo di esprimere la tempesta di emozioni da cui saranno investiti.
Uno stimolante incontro con capolavori come il Cristo velato, la Pudicizia e il Disinganno, che, per l’occasione, diventano compagni di un inedito viaggio multisensoriale: ad ogni partecipante sarà chiesto di scegliere un gruppo scultoreo, un elemento, un particolare conservato nel tempio barocco.
Il percorso proposto si presenterà inverso a quello di un’ordinaria visita al museo, dove in un primo momento si assiste alla spiegazione di un’opera d’arte e solo dopo se ne ricercano i dettagli e i particolari elencati e raccontati dalla guida. Con questo nuovo esperimento, invece, i ragazzi saranno messi a contatto con le statue, liberi di interpretarle in maniera personale, registrandone reazioni ed impressioni. Solo in un momento successivo saranno loro svelati i segreti delle statue, la storia del Principe di Sansevero, i misteri delle macchine anatomiche e, soprattutto, i profondi significati del complesso monumentale.
Infine, una performance musicale condotta da un esperto coinvolgerà i partecipanti, aiutandoli a liberare e a tradurre le sensazioni personali suscitate dai soggetti prescelti.
Durante l’incontro, l’ ISFOM, l’Istituto di Formazione di Musicoterapia, metterà a disposizione dei partecipanti lo strumentario Orff, tramite il Complesso di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco; strumenti che parlano dei sensi e degli elementi della natura, come lo Spring drum o la corona di semi, o la corna di campanelle, o ancora il tamburo del mare, che diventeranno mezzo efficace per tradurre in musica tutte le emozioni appena generate, un veicolo comunicativo d’eccezione che fornirà l’opportunità di liberare in un linguaggio ritmico e armonico le sensazioni suscitate al cospetto del Cristo Velato, e degli altri silenziosi abitanti del museo.
Lo scopo dell’esperimento di musicoterapia offerto da queste particolari iniziative è quello di creare, attraverso il ritmo, l’intesa tra i giovani visitatori e le opere d’arte, una connessione armonica nel complesso monumentale della Cappella. Quest’esperienza non è riservata solo ai giovani napoletani, ma, con la partecipazione di Cidis Onlus, l’attività no profit che opera su scala nazionale in difesa dei diritti degli immigrati e dell’integrazione culturale, si mira a rendere questo percorso un’occasione di incontro e confronto tra Napoli e i piccoli stranieri residenti in città, che saranno accompagnati da mediatori culturali alla scoperta dei segreti artistici del Museo della Cappella Sansevero.
Agnese Serrapica