«Bravo presidente Caldoro per aver intrapreso la strada del risanamento dei conti, ma attenzione a confondere la ragioneria con l’economia reale: le politiche di austerity stanno schiacciando il pil regionale. E se la Campania non cresce, imprese e famiglie continuano a pagare il prezzo più alto anche in presenza di una promozione delle agenzie di rating».
«Caldoro rinsaldi la sua maggioranza e venga in Consiglio a spiegare qual è la sua strategia per invertire la rotta, se ce n’è una. Ci illumini e si confronti sull’uso dei fondi comunitari e sui Grandi progetti, sui piani per il rilancio e lo sviluppo dei territori come, peraltro, avevamo già chiesto. Abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere che il Consiglio deve ritornare alla sua naturale funzione di motore dell’attività politica dell’Ente regionale. Purtroppo, sta accadendo il contrario. Come dimostra l’annullamento della seduta d’Aula, fissata per oggi. Certamente, non un segnale incoraggiante: perché è stato deciso questo rinvio?».
«Se ci sono problemi all’interno della maggioranza, Caldoro li affronti in Consiglio e non nei Palazzi. Apra la crisi e responsabilizzi la coalizione che lo sostiene. Non è più tempo – come teorizzava quel vecchio adagio da Prima Repubblica – di “tirare a campare”».
«Se invece a creare fibrillazione sono i rumors della stampa su presunte imminenti iniziative giudiziarie, allora bisogna ancor di più avvertire l’esigenza impellente di presentarsi in Aula, e davanti ai cittadini, per dimostrare e spiegare, una volta di più, che il Consiglio regionale della Campania è un Consiglio virtuoso. Un Consiglio che ha abolito, con una legge di propria e autonoma iniziativa, benefit e vantaggi legati alle cariche, e che ha dimezzato le indennità ben prima che lo imponesse il decreto del Governo Monti sulla spending review. Risultati, questi, che non possono essere argomento di discussione tra addetti ai lavori, ma che devono essere con forza comunicati all’esterno perché anche la magistratura, del cui lavoro auspichiamo la massima celerità, possa tenerne conto».
«Stupisce poi, ma nemmeno più di tanto, il silenzio assordante che l’opposizione ha fatto calare sull’annullamento del Consiglio di oggi. Un atteggiamento di mutuo (e muto) soccorso, nei confronti di una maggioranza in forte difficoltà, che abbiamo già denunciato in passato e che denunciamo anche ora come dimostrazione di una dannosa – per il Pd, soprattutto – tendenza al consociativismo che fa male alla politica e alla Campania».