Il tempo è per quelli che si chiedono quando arriverà la fine, e sono lì, con le lancette, a calcolare la distanza che separa la partenza dal traguardo. Come se la bellezza di un viaggio dipendesse dalla sua durata, invece che dal percorso. Qui, però, è di una fuga che stiamo parlando. E si scappa solo da ciò che non si vuole ricordare. Per cui al diavolo il percorso, il paesaggio, l’ambiente e tutto il resto. Quando si scappa il tempo è l’unico a farti compagnia, è l’unico motivo per non mollare, perché sai che manca poco.
Di Herculaneum-Ponticelli la cartolina non la conserverà nessuno, ma tutti ricorderanno che le fughe possono durare anche novanta minuti. Stavolta si correrà in due, domenica, ore 11:00, stadio “Raffaele Solaro” di Ercolano. E si correrà per lasciarsi dietro una categoria alla quale nessuna delle due squadre sente di appartenere. La verità, comunque, è che si gareggia ormai da ventidue tappe e certo quella di domenica non sarà l’ultima, forse, però, sarà quella decisiva. Prima contro seconda, separate da tre indecifrabili punti, perché nelle fughe non conta solo il tempo, anche lo spazio ha la sua importanza. Una vittoria della capolista Herculaneum potrebbe allungare questo spazio del doppio ed allora probabilmente la corsa volgerebbe teoricamente al termine.
La vittoria dell’inseguitrice Ponticelli, invece, riaprirebbe completamente i giochi, a sette giornate dal traguardo. Indecifrabile davvero. I numeri in questi casi non sono mai molto d’aiuto, ma tant’è. L’Herculaneum è capolista di tutto: punti, gol fatti (52), gol subiti (9) e capocannoniere del torneo, con Liccardi a quota sedici marcature, di cui tre dal dischetto. Ancora nessuno è riuscito a battere i granata in campionato e solo il Volla (squadra d’Eccellenza) ci è riuscito in Coppa Italia, dove poi è arrivato in finale. In ben trenta gare stagionali disputate soltanto nell’ultima partita, in quel di Positano (0-0), gli encomiabili ragazzi di mister Ulivi non sono riusciti a trovare la gioia del gol. Il Ponticelli, dal canto suo è secondo non solo per punti, ma anche per gol fatti (47); la difesa invece è “soltanto”, si fa per dire, la terza, con 16 reti al passivo. La squadra di mister Masecchia, guidata dagli ex Minauda e Di Tuccio (autentico cecchino dai calci piazzati) è reduce dal successo interno con la Boschese per 3-1, con il quale è riuscita a passare dal meno cinque della scorsa settimana al meno tre attuale, approfittando del pareggio ad occhiali tra Positano ed Ercolano.
Tutto questo però conterà meno di zero. Nell’indecifrabilità di questo splendido match, tuttavia, una cosa è assicurata: il “Solaro” sarà gremito in ogni ordine di posto, perché a volte nelle fughe i compagni sono due.
Michele Di Matteo