LSU occupa la scuola elementare Frasso a Pomigliano D’ Arco

pomiglianoIl movimento di protesta dei Lavoratori Socialmente Utili si è rapidamente esteso a tutta la provincia campana giungendo a Pomigliano d’Arco.

Dopo aver ricevuto un comunicato di cessazione dell’ appalto  della Team Service, la cooperativa referente delle 80 unità che prestano servizio presso la scuola elementare Frasso di Pomigliano d’ Arco, i lavoratori a rischio dal giorno 17 hanno deciso con un atto di forza di occupare e presidiare la scuola bloccando ogni attività scolastica e negando l’accesso all’Istituto a docenti e alunni.

Come ci dice il portavoce del gruppo la loro richiesta è inderogabile, vogliono un incontro con il Ministero dell’ Istruzione e discutere della loro precaria situazione o minacciano occupazione ad oltranza.

“Dal primo marzo saremo senza lavoro – dicono quasi in coro – il Governo non si è voluto impegnare per risolvere questa situazione”.

Poiche è il MIUR che passa direttamente i soldi per questi lavoratori alle scuole e le scuole a loro volta pagano le cooperative e “la nostra è stata esculsa dal bando – ci spiega il rappresentante dei lavoratori – ci hanno messo per strada, abbiamo mutui da pagare e famiglie da mantenere, ma non ci saranno altri suicidi” come cita o slogan di uno degli striscioni affissi ai cancelli della scuola. “Non ci stancheremo fino a quando non otterremo un confronto e delle spiegazioni dallo Stato che ci ha abbandonato”.

I  cittadini pomiglianesi sembrano solidali anche se l’occupazione ha creato disagi agli insegnanti, ai genitori ma soprattutto agli alunni che perderanno un bel po’ di ore di lezione.

foto (2)Il portavoce ancora si scusa con la cittadinanza per la sospensione delle attività attuata con la forza, ma altro non si poteva fare per cercare il dialogo con l’ altra parte, che si augurano arriverà presto.

Un altro colpo al cuore all’ assetto sociale pomiglianese, non bastava la fascia operaia, impoverita dallo sfaldamento e dalla fine della cassa integrazione degli stabilimenti Fiat cuore dell’industria cittadina che per generazioni ha sostenuto numerose famiglie del territorio. Adesso altre categorie deboli vengono penalizzate e massacrate fomentando la povertà della classe media.

Cinzia Porcaro

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