Questa mattina, intanto, visita a sorpresa di Marrone al IV circolo didattico per rendersi conto di persona della qualità del servizio. “Abbiamo riscontrato che la diminuzione della domanda di pasti deriva dal ridotto numero delle classi elementari al pomeriggio. Il tempo prolungato non viene svolto anche per il ritiro anticipato dei bambini entro le ore 13,00 a seguito di presentazione di certificati medici”.
Nell’anno scolastico 2012/2013 la media giornaliera era di 1.000 pasti al giorno con delle giornate di picco di 1.200–1.300 pasti; a gennaio di quest’anno è scesa a 650 pasti circa.
La proroga del servizio in atto vale per 30 giorni e comunque non oltre l’aggiudicazione della gara triennale. “Purtroppo – continua il sindaco – trattandosi di un servizio a richiesta del cittadino la contrazione della domanda ha portato la ditta, attraverso un accordo sindacale, alla cassa integrazione dei lavoratori.
Ma è necessario ricordare che negli anni la mensa è stata usata in maniera improvvida come ammortizzatore sociale; inoltre, nessuno ricorda che sin dall’insediamento della nuova amministrazione abbiamo dovuto far fronte al pagamento di un intera annualità di costi non corrisposti in passato che hanno inciso sul bilancio ”.