In un tempo di forte crisi e profonde difficoltà occupazionali, usare questi toni nei confronti di chi attraversa momenti così critici è, a mio avviso, fortemente offensivo. Chi dice che i due lavoratori di Sanremo che hanno minacciato di buttarsi nel vuoto in realtà sono attori può essere soltanto un autentico “imbecille”!
Io conosco queste persone e questa disperazione, e ho vissuto momenti di terrore il 9 maggio scorso, quando un loro collega, padre di sette figli piccoli, è rimasto aggrappato al balcone dell’ufficio di EcoAmbiente Salerno, per un’ora e mezza, sotto il sole, minacciando di buttarsi giù. Ad un certo punto ha perso realmente le forze e stava per cadere nel vuoto, ma fortunatamente è stato salvato dalla prontezza degli agenti della questura.
Quest’episodio mi ha segnato e rafforzato nel convincimento che bisogna prestare la massima attenzione al disagio, per evitare il peggio. Tanti lavoratori vivono una vita di disperazione, che certo non può essere compresa da Fazio e Littizzetto che guadagnano centomila Euro al giorno! Già il fatto che in una fase così delicata della vita della Nazione si tenga il festival e si mantenga in piedi questo “circo” mediatico, che appare per la verità anche poco interessante, è tanto!! I soldi andrebbero destinati in maniera prioritaria e straordinaria alle politiche sociali. Incolpare, poi, i lavoratori del mancato successo dello “spettacolo” mi sembra davvero troppo!! Ciascuno deve prendersi le proprie responsabilità e, soprattutto, non calpestare i valori fondanti di coscienza e solidarietà!