Lettere. Un incendio, sviluppatosi nel tardo pomeriggio di ieri in località Depugliano, a cavallo tra le montagne di Sant’Antonio Abate e Lettere e la cui natura è ancora tutta da definire, ha rinnovato paura e preoccupazione nei cittadini letteresi, memori dei roghi dell’estate 2012. Le fiamme, segnalate alla guardia forestale da una telefonata di alcuni cittadini residenti in zona, sono state, dieci minuti dopo l’intervento, prontamente domate.
I danni arrecati al patrimonio boschivo letterese sono stati minimi. Tuttavia, superata quella che poteva essere l’ennesima tragedia delle montagne dei Lattari, ci si interroga sulle cause e le eventuali responsabilità.
“Sono ancora vivi nel ricordo della gente gli incendi dell’estate del 2012 che hanno gravemente colpito zone boschive delle frazioni di Depugliano e di Orsano, – ha dichiarato uno dei cittadini accorsi sul posto, il dottor Andrea Pentangelo – l’intervento del Corpo forestale è stato repentino ed efficace, ma spento l’incendio non si spenga l’attenzione sui motivi che lo hanno causato, ogni episodio del genere è una aggressione al nostro splendido territorio ed uno schiaffo alle giovani generazioni, quindi si intervenga affinché tutto ciò non accada mai più.”
Benché non sia ancora emersa una dinamica chiara dell’incendio, non si può evitare di considerare quanto il patrimonio boschivo letterese, unitamente a quello di altri comuni del comprensorio dei Lattari, sia esposto all’incuria dei cittadini e alla negligenza delle istituzioni, che hanno il gravoso compito di appurare se dietro ad incendi come questi esista o meno una dolosa manovra per renderli edificabili.
Angelo Mascolo