Arrivano le radiotrasmittenti per le auto di servizio della polizia locale di Ercolano. Finalmente dopo pressioni sindacali si tenta di rendere gestibile un servizio già di per se complesso data la vastità di competenze dei caschi bianchi. Nell’attesa del tanto anelato concorso per la nomina di nuovi agenti municipali in paese ci si interroga sul criterio con il quale si affronta istituzionalmente parlando la quotidianità di un territorio dalle problematiche socio economiche rilevanti.
E’ incomprensibile come si possa affidare ad un esiguo numero di vigili (la cui anzianità di servizio media supera i 30 anni) la sicurezza di un paese ostaggio per troppi anni della criminalità organizzata. Con il sistema di videosorveglianza solo “ornamentale” e con i vigili costretti a controllare anche i ticket della sosta a pagamento ironicamente qualcuno dal mondo politico sarebbe pronto a chiedere l’utilizzo delle unità di polizia locale anche per compiti “di giardinaggio e manutenzione logistica” delle strutture comunali.
Questa amara provocazione serve ad evidenziare lo stato di approssimazione nella quale i vigili operano. Pur lodando il coraggio e l’abnegazione della polizia locale non ci si può tuttavia astenere dal chiedere l’immediata apertura da parte del primo cittadino Vincenzo Strazzullo di un’ inchiesta interna alla macchina comunale al fine di stabilire l’idoneità dello svolgimento di un servizio pubblico indispensabile al progresso della comunità degli scavi.
E’ giunto il momento di rispondere concretamente alle sacro sante rivendicazioni dei cittadini soprattutto in materia di sicurezza: e perché no anche a quelle delle uniformi locali troppo spesso additate in negativo da un sistema politico ben distante dalle priorità comunitarie perché occupato nel perseguire costantemente i propri interessi.
Alfonso Maria Liguori