“Ho chiesto e ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione di un’audizione in III Commissione con le rappresentanze sindacali e soprattutto il governo regionale per fare il punto sull’applicazione della legge 15/2013 sulla razionalizzazione delle società partecipate del polo sviluppo, ricerca e ICT. Le preoccupazioni derivano dal fatto che siamo abbondantemente oltre i 90 giorni previsti per la predisposizione del piano industriale, con incertezza quindi sugli obiettivi della società e sul destino dei lavoratori, in alcuni casi privi da tempo di copertura di ammortizzatori sociali o addirittura senza stipendio da 10 mesi. Nel frattempo, però, assistiamo a operazioni poco limpide, con ordini di servizio che nei fatti sembrano prefigurare i futuri assetti organizzativi dell’azienda, al di fuori e al di sopra delle più elementari forme di concertazione sindacale”.
Così Antonio Marciano, vicecapogruppo del Partito Democratico al Consiglio regionale della Campania.
“C’è poi il caso di Digit Campania, dove arbitrariamente si decidono quali contratti di collaborazione confermare e quali invece no. Nello specifico, dei 34 Co.Co.Pro. scaduti a dicembre 2013, solo 19 sono stati rinnovati fino al prossimo giugno, mentre per gli altri 15 nulla è dato sapere. Eppure, le commesse in essere garantiscono una copertura finanziaria che consentirebbe il rinnovo di tutti i contratti scaduti. Invece, Digit decide di scegliere secondo criteri assai discutibili sul piano della correttezza e della trasparenza”, accusa il consigliere.
“Faccio di nuovo appello al Presidente Caldoro per far bloccare tutte le procedure anomale che sto denunciando e per far sì che nell’audizione di mercoledì gli assessori invitati, Martusciello e Nappi, partecipino dando conto del piano industriale e delle scelte strategiche che riguardano il nascente polo dello sviluppo e il destino dei suoi lavoratori”, conclude Marciano.