La notizia è di quelle sconcertanti: pecore che pascolano vicino a cumuli di rifiuti allocati alle pendici del Vesuvio. Pneumatici, rifiuti grandi e di vario genere sono l’habitat per migliaia di ovini. I rifiuti di varia natura sono posizionati anche vicino alle abitazioni poste nelle immediate vicinanze del Parco Nazionale del Vesuvio.
L’allarme inquietante è stato lanciato come un grido disperato da parte dell’associazione” Liberiamoci dal male”. L’associazione, nata a novembre 2013 ha dato voce a svariate battaglie sui veleni che producono le numerose cataste di rifiuti che per anni si sono sversati su un territorio da sempre martoriato.
Mariella Cozzolino, presidente dell’associazione parla di questo scempio dall’ex cava Ammendola-Formisano nel territorio di San Sebastiano al Vesuvio. In questo territorio, racconta Cozzolino che dal 2011, folti greggi di pecore vanno a pascolare, e tanti minori scorazzano a destra e manca per quelle vie, dove tra l’altro nei paraggi vi è anche un maneggio.
La Cozzolino a proposito del fenomeno dice-” si parla tanto della Terra dei fuochi, ma nel nostro territorio, specialmente nell’area di S.Vito vi è un grande incidenza tumorale”. Nell’impegno contro le discariche abusive è coinvolto da sempre anche il giornalista Ciro Teodonno, che parla di Via Filaro, la strada che immette alla discarica Ammendola- Formisano, abbandonata e a forte concentramento di abbandono rifiuti.
Altro problema correlato ai rifiuti è il percolato, liquido che dalla cisterna tracima lungo la discarica. Gli incaricati del’ufficio ambiente, appena saputa la notizia del riempimento del serbatoio hanno predisposto il prelievo dei liquami per le analisi di rito che avranno inizio già domani.
Luciano Annunziata
