Le tragedie non si toccano

le tragedie non si toccanoLo striscione esposto allo Juventus Stadium, in occasione del derby della Mole, e’ un pugno nello stomaco per gli sportivi italiani. Rievocare tragedie, come quelle del Grande Torino, in modo bieco e cinico significa essere stolti individui. Nella storia del calcio ci sono stati eventi luttuosi che meritano rispetto e pietà cristiana a prescindere dalle fedi calcistiche. Quella di Superga, in particolare, è una ferita che non si rimarginerà mai, per come avvenne e per il team coinvolto.

Il grande Torino era una squadra invincibile, capeggiata da Valentino Mazzola che segnò la storia calcistica di quei tempi. Una compagine di alto spessore tecnico che fu l’orgoglio non solo dei torinisti ma di tutti gli italiani dell’epoca. La tragedia, purtroppo, spezzò un sogno, quella squadra però e’ rimasta nella mente e nel cuore di coloro che hanno vissuto quell’epopea. La fama del grande Torino si è tramandata di generazioni ed è rimasta una pietra miliare del calcio italiano. Con lo striscione esposto in occasione dell’ultimo derby della Mole, i tifosi juventini hanno dimostrato sprezzo, cinismo ed arroganza. Quest’ultima tipica di chi è ben consapevole di essere favorito, in campo, da decisioni arbitrali inique.

Diciamolo senza tanti preamboli: la Juventus è la squadra italiana più aiutata dagli arbitri. Non c’è vittoria che non sia condita da un’ombra o da un sospetto. Subiscono reti valide ma sono annullate per fuorigioco inesistenti (Paloschi in Chievo-Juventus) – ricevono rigori per falli avvenuti fuori area (Asamoah in Juventus-Genoa) – marcature convalidate in evidente fuorigioco: Juventus-Napoli, gol di Llorente in off side per 21 cm. Nella stessa gara non furono assegnati ai partenopei due rigori per falli subiti da Higuain, prima da Bonucci poi da Chiellini.

Quest’ultimo poi per i falli che commette ogni partita se non indossasse quella maglia porterebbe a termine poche gare ! Non finisce qui, direbbe il compianto Corrado: come non ricordare i due gol in fuorigioco nella recente Verona-Juventus e da ultimo, nel derby della Mole, mancata espulsione di Vidal già ammonito e “chicca” finale, fallo in area di Pirlo su El Kaddouri non sanzionato con giusto rigore. Sarebbe stato il pareggio del Toro peraltro meritato. La casistica pro-Juventus è lunga: si estende dai tempi di Moggiopoli ai nostri giorni. Quelli poc’anzi citati sono gli episodi di quest’anno. Nel mondo calcistico si alza il grido: “Non falsate il campionato”. A nostro avviso e’ già alterato !

Non riusciamo a capire come i juventini possano gioire per i successi della squadra quando ogni match è condito da ombre e sospetti. Oltre gli evidenti aiuti che ricevono in campo, ora costoro intendono farsi riconoscere per stupidità e cattiveria. Della serie: non ci basta essere aiutati dobbiamo dimostrare pure che razza di mascalzoni siamo! Juventini: le tragedie non si toccano, lasciate riposare in pace chi non c’è più e pensate a vincere le gare in modo trasparente. Sinora poche gare avete vinto in tal modo. Con quel bieco striscione, verso una leggenda sportiva, avete dimostrato le vostre doti: sprezzo, cattiveria e stoltezza.

Annibale Nuovanno

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