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Torre Annunziata, contrabbando di gasolio: undici arresti

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Questa mattina, a seguito di complesse e articolate indagini nel settore del contrabbando di oli minerali, i finanzieri del gruppo di Torre Annunziata, coordinati dalla Procura oplontina hanno eseguito undici misure cautelari agli arresti domiciliari nei confronti di persone residenti a Torre Annunziata e Torre del Greco, tutti indagati per associazione a delinquere e contrabbando.

Le fiamme gialle hanno dato esecuzione ad undici ordinanze di custodia cautelare nei confronti di: Luigi D’Acunzo, di 55 anni; Vincenzo D’Acunzo, di 47 anni; Ciro Gallo, di 56 anni; Pasquale Curcio, di 52 anni; Francesco Izzo, di 44 anni; Luigi Di Luca, di 55 anni; Lucio Carotenuto, di 36 anni; Luigi Gallo, di 53 anni; Pasquale Gallo, di 60 anni; Salvatore Ammendola, di 60 anni; Antonio Maresca, di 40 anni. Un’ulteriore ordinanza è stata emessa nei confronti di un altro soggetto di Torre Annunziata deceduto dieci giorni fa.

Sono inoltre stati apposti sigilli a beni per un valore complessivo di un milione di euro. Risultano poi indagati altri sette soggetti ritenuti responsabili delle attività illecite, tra i quali gli acquirenti del gasolio contrabbandato e due prestanome intestatari di alcune autobotti utilizzate.

L’attività investigativa ha preso avvio dall’arresto in flagranza di reato di tre soggetti, due dei quali (Pasquale Curcio e Antonio Maresca) raggiunti dall’odierna misura cauteale, i quali, all’interno dell’autoparco di una società di trasporti di Striano, erano intenti al travaso di prodotti petroliferi da due autocarri e cisterne presenti sul posto. In quell’occasione sono stati sequestrati due autocarri, un semirimorchio e cinque cisterne contenenti 10mila litri di gasolio.

I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di accertare che il prodotto contrabbandato risultava denaturato, ovvero si trattava di gasolio per il quale, all’epoca dei fatti, era prevista l’esenzione sia della relativa accisa sia dell’Iva, poiché destinato a motopescherecci utilizzati per la pesca commerciale, d’altura e costiera. In pratica, gli indagati compravano gasolio al prezzo agevolato riservato ai pescatori, che oscillava da 0,63 a 0,73 euro al litro, a fronte di quello generale praticato all’epoca dai distributori di circa 1,75 euro al litro.

È stata perciò avviata un’attività di monitoraggio presso il porto di Torre Annunziata tenuto conto che due delle tre persone fermate a Striano risultavano esercitare la pesca nella città oplontina. Anche grazie ai filmati della videosorveglianza, sono stati individuati tre distinti gruppi, ognuno dei quali disponeva di propri motopesca, autocarri opportunamente modificati per il trasporto e veicoli per lo staffettamento del prodotto che era destinato a società che riuscivano ad abbattere anche del 50% il costo del carburante illecitamente acquistato.

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