Pozzuoli: proseguono le indagini sull’omicidio di via Antiniana

20140210_62797_p3Proseguono le indagini a Pozzuoli sull’omicidio  del  ventiquattrenne trucidato con 7 colpi di pistola calibro 9×21 per motivi di precedenza all’uscita da una discoteca del posto. La pista battuta sin dalle prime ore dagli inquirenti porterebbe lontano da Pozzuoli , precisamente nell’area compresa tra Scampia e Secondigliano.

Secondo alcune indiscrezione il killer, che si trovava a bordo di una smart in compagnia di un complice “istigatore” ( numerosi testimoni hanno dichiarato di aver sentito l’altro occupante della smart gridare al conducente “sparagli”) sarebbe un esponente della malavita organizzata e probabilmente  unità del gruppo di fuoco del potentissimo sodalizio criminale di Scampia.

Nelle prossime ore si potrebbe giungere alla conclusione di una vicenda tanto assurda quanto  paradossalmente “annunciata” : quotidianamente si parla di gioventù violenta, di affiliati in erba pronti a tutto pur di affermare la propria leadership violenta sui “normali coetanei” ma di concreto poi poco o nulla si mette in essere per blindare il territorio soprattutto nel weekend.

Purtroppo gli ultimi episodi di sangue hanno evidenziato la necessità di usare “il pugno duro” da parte dello Stato contro chi troppo spesso crede di uscire praticamente indenne da pesanti inchieste giudiziarie.

Questo il punto dolente : fin che i cittadini non avranno fiducia nella certezza della pena e nella severità della stessa ( ricordiamo che si parla di individui pronti a uccidere un giovane per futili motivi ) sarà impossibile da parte delle forze di polizia ottenere piena collaborazione da parte degli onesti contribuenti e sgretolare il muro di omertà che nasconde i camorristi . “ Se aspettiamo la polizia…..speriamo che ci pensi la camorra a fare giustizia”….queste oscene dichiarazioni sono state incredibilmente  proferite  da gruppi di studenti  a Pozzuoli   in relazione all’omicidio della “discoteca”: niente di più falso e socialmente  deviante .  Della serie : sul territorio puteolano l’alone sinistro della mala gode ancora purtroppo di un certo credito da parte delle nuove leve.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.