E’ questo, in sintesi, il messaggio lanciato dall’ASL NA3 SUD a tutti i soggetti tra i 50 e 74 anni per incentivarli a fare una semplice analisi delle feci, per la ricerca di eventuale sangue occulto, che molto può fare per prevenire e/o scoprire in fase precoce il cancro del colon retto.
Una delegazione dell’ASL ha incontrato stamane il Commissario Straordinario, dott.ssa Anna Nigro, per chiedere il supporto dell’Ente nell’azione di sensibilizzazione della cittadinanza di Sant’Anastasia, che in una percentuale molto bassa (27%) si è sottoposta nel 2013 allo screening gratuito. Il dato è ritenuto poco aderente alle aspettative e molto possono fare i medici di base per implementarlo e raggiungere tutti i soggetti in età a rischio, che dovrebbero sottoporsi all’esame gratuito offerto dall’ASL.
Il programma di screening è operativo dal 2012 in tutta l’area sud dell’ASL e prevede:
– ogni due anni l’offerta attiva del test del sangue occulto nelle feci (SOF) a tutta la popolazione target eleggibile compresa tra i 50 e 74 anni e, ai soggetti risultati positivi al test, una pancolonscopia per identificare e trattare, in fase precoce, le forme precancerose e le forme neoplastiche invasive;
– l’offerta attiva della colonscopia ai soggetti a rischio familiare.
Nel progetto dell’ASL sono coinvolti il Servizio di Epidemiologia, come coordinamento, i nuclei distrettuali, i medici, tutte le farmacie (deputate alla raccolta dei test) ed i distributori farmaceutici per il trasporto dei campioni dalle farmacie al laboratorio del Presidio Ospedaliero Apicella di Pollena Trocchia.
Dai dati 2013 dell’ASL NA3SUD/NORD emerge che l’adesione della popolazione c’è stata e lo screening ha avuto un buon successo in quasi tutti i distretti dell’area sud, portando a diagnosticare precocemente, su 35.000 assistiti che hanno effettuato il SOF, circa 768 lesioni precancerose e 113 carcinomi, ma risulta anche che vi sono differenze marcate fra i distretti e fra i medici rispetto all’efficacia del reclutamento dei soggetti cui è rivolto lo screening gratuito.
L’ASL, quindi, intende implementare il servizio ed aumentare la sensibilizzazione della cittadinanza a sottoporsi gratuitamente al SOF, in quanto le proiezioni statistiche sui dati 2013 fanno ritenere attendibile che fra tutti gli assistiti di 50-74 anni siano presenti almeno 6900 lesioni precancerose e 1000 cancri.
“E’ necessario un impegno da parte dei medici di base e di tutti per far sì che vengano individuate precocemente queste patologie – afferma il Commissario Anna Nigro – per evitare di trovarsi poi ad affrontare casi di maggiore sofferenza. Da parte nostra siamo disponibili a sostenere l’ASL in questa azione meritevole tendente sia alla prevenzione che all’educazione della cittadinanza a partecipare al programma messo in essere”.