Al terzo, quarto e quinto posto della classifica, distanziate di un punto l’una dall’altra, ci sono nell’ordine Cesarano Scafati, Lincargas Sarno e Partenope Napoli. I primi, orfani di Loggia (infortunato) e con Guadagnola a referto solo per onore di firma, sono riusciti ad imporsi agevolmente 72-87 sul campo del San Nicola Cedri (ultimo in classifica), anche se la vittoria è stata costruita solo dopo un primo quarto, nel quale i locali sono riusciti a tenere botta ai più quotati ospiti. Le altre due squadre si sono affrontate invece l’una contro l’altra in quello che è stato il secondo big match della giornata e, dopo 40’ vissuti tutti d’un fiato, sono stati i sarnesi ad aggiudicarsi la vittoria (68-59) ed i conseguenti due punti in palio, che le hanno permesso proprio di scavalcare in classifica il diretto avversario, ora relegato alla quinta piazza.
Al sesto posto della classifica è balzato a sorpresa il Delta Salerno, che in un solo colpo ha superato a domicilio il V. B. F Casavatore (58-73), ribaltando anche il passivo subito nella gara di andata, ed ha approfittato dell’inatteso scivolone del C. A. P. Nola nell’anticipo sul parquet del Meomartini Benevento (44-59), ultimo in classifica. I gigliati, infatti, sono scesi in campo a mezzo servizio, senza gli infortunati Napolitano, Izzo, Riccio, Guida, De Feo e Caporaso, tutte assenze che hanno senza dubbio influito sul risultato finale.
Nella parte medio bassa della classifica, resta da segnalare innanzitutto l’importante successo della Megaride Napoli (nona in classifica) sulla Virtus Arzano (78-65), aumentando la distanza (sei punti) dalle pretendenti all’ultimo posto utile in chiave play-off. Brutta sconfitta anche per la Simec Portici, superata 76-59 sul rettangolo di gioco del Centro Ester Barra, che così si allontana dall’ultima posizione della classifica. Vittoria scaccia crisi, infine, per la Virtus Monte di Procida che, dopo un periodo negativo (una vittoria in dieci incontri), è riuscita a ritrovare il successo, superando in casa la Virtus Piscinola (82-75), anche se solo dopo un tempo supplementare.
Antonio Pollioso