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Napoli, allarme all’ospedale Cardarelli: al pronto soccorso pazienti sulle barelle o a terra

delirio cardarelliAllarme Cardarelli. Sono finite le barelle ed i pazienti del pronto soccorso dormono oramai a terra. Il padiglione M è occupato dai barboni. Cibo in abbondanza scompare misteriosamente. Le uscite di sicurezza sono ostruite da macchinari in disuso e con messaggi surreali. Verdi e Simioli: ” alle proteste di familiari e pazienti il personale ha risposto: in caso di evacuazione l’ unica speranza di salvezza è la preghiera perchè nell’ ospedale non funziona niente”. Nasce un comitato dei familiari dei pazienti.
“In caso di emergenza o di evacuazione l’ uscita di emergenza della decima medicina urgenza al 4 piano del pronto soccorso Cardarelli – denunciano il leader degli ecorottamatori Verdi Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli della radiazza – è ostruita da una macchina x radiografia in disuso. Davanti alla porta il personale ha affisso un messaggio surreale con su scritto: ” attenzione non aprire questa porta perchè non abbiamo la chiave per non far suonare l’ allarme”.
I pazienti da settimane chiedono che il passaggio sia liberato ma alcuni infermieri avrebbero risposto alle continue lamentele: ” in caso di emergenza al Cardarelli l’ unica salvezza è la preghiera perchè qui non funziona niente figuriamoci le porte”.
Intanto sono finite anche le barelle e abbiamo riscontrato con amarezza che i pazienti dormono in molti casi addirittura a terra arrangiati alla meglio. La sporcizia è presente ovunque oramai”.
“A fine gennaio un paziente era morto su una barella e solo dopo 12 ore – continuano Borrelli e Simioli – allarmati da altri pazienti sono intervenuti gli infermieri che non si erano accorti dell’ accaduto.
Nel padiglione M ( nefrologia ) dorme addirittura da mesi una famiglia senza tetto sulle barelle in condizioni igienico sanitarie inaccettabili. Di notte i barboni in questione chiudono le porte a vetro dello stabile e quando arrivano i barellieri devono bussare a loro per ottenere l’ apertura.
Il direttore sanitario deve anche sapere che il cibo che viene fornito ogni giorno ai pazienti è ampiamente superiore al fabbisogno e viene o buttato o scompare in modo poco chiaro”.
I familiari dei pazienti esasperati dallo status quo si stanno organizzando in un comitato per presentare denunce precise e documentate di come versa l’ ospedale.

 

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