Il nuovo CdA insediatosi alla fine del 2012, nella persona del Presidente Vincenzo Esposito, ha redatto e distribuito un volantino-comunicazione nel quale ipotizza nuove soluzioni per il destino del complesso monumentale S.S. Trinità e Paradiso di Vico Equense.
Esposito innanzitutto mette a parte la collettività di un ipotetico pericolo incombente sulla S.S. Trinità ancora oggi occupata in parte dalla Fondazione ITS.BACT istituita dal vecchio CdA, cosa che secondo Esposito rappresenta un’onta che le istituzioni devono immediatamente provvedere a lavare.
Addirittura Esposito si spinge a dire che c’è in atto un “disegno eversivo” del vecchio CdA il quale mantenendo il possesso dei locali mira a trasformare l’intero immobile in ITS.BACT. Dice Esposito:” La fondazione non restituisce i locali dell’Istituto in suo possesso, non perché gli servono, ma perché spera ancora di gestire tutto il complesso.
“Il prof. Esposito teme anche che le lungaggini ministeriali facciano impantanare le procedure per l’acquisizione dell’Ente al Comune. E, per scongiurare sia le possibili espansioni dell’ ITS.BACT che la vendita dell’immobile a privati come soluzione finale, suggerisce una nuova via. Nelle sue intenzioni c’è infatti la volontà di riaprire il vecchio e glorioso educandato femminile che occupava l’immobile. Ma non avendo il CdA la possibilità economica di arrivare a questo traguardo chiede al Sindaco di collaborare in maniera formale e sostanziale al progetto con una gestione congiunta tra Comune ed Ente. Un accordo ben strutturato, secondo Esposito, consentirebbe al Comune di chiedere al MIUR, ministero competente,”l’affidamento della gestione del patrimonio nella forma di comodato modale”.
E il gioco sarebbe fatto.
La proposta di Esposito è tutta da sostanziarsi non essendoci ad oggi né atti comunali, né dell’Ente S.S. Trinità che paventino la soluzione auspicata dal Presidente. Il uovo corso di educandato femminile aprirebbe altresì nuovi interrogativi con risposte inquietanti. La gestione e la direzione della nuova scuola a chi farebbe capo? E delle assunzioni e degli introiti chi dovrebbe occuparsene?
E verrebbe anche da chiedersi come mai il prof Esposito si preoccupi tanto del fatto che l’Ente non venga acquisito al Comune. Ha avuto qualche soffiata? Sa che l’iter si è inceppato o s’incepperà per qualche motivo? Eppure c’è stato un rincorrersi di comunicati da parte di molte persone che si attribuivano il merito dei passi avanti fatti per l’acquisizione. Prima la prof. Scaramellino che con un comunicato abbastanza rancoroso nei confronti di presunti nemici della S.S. Trinità si affannava a ricordare quanto si fosse data da fare. A ruota la segretaria del pd locale, Franca Rossi, che si preoccupava di mettere in risalto l’opera fondamentale in Parlamento dei suoi referenti politici nazionali.
Dulcis in fundo anche il MpV nella veste di Natale Maresca, il quale faceva sapere che un esponente nientedimeno che del M5S, ovvero il deputato Luigi Gallo, componente della Commissione Cultura, si era interessato alla questione e gli aveva assicurato il suo voto favorevole al progetto di legge di Luisa Bossa.
Insomma un carosello di primogeniture che non mettevano in dubbio l’imminente passaggio dell’Ente al comune. Invece oggi esce la nuova versione del prof. Esposito che a sorpresa rivela che bisogna correre ai ripari con una nuova proposta che, in sostanza, ha tanto il sapore di una Fondazione ex novo, ma presieduta da lui.
In questo ginepraio c’è da prendere atto che la S.S. Trinità accende non poche fantasie.
Maria D’Ordia