La Chiave Tattica di Livorno – Napoli!

Pandev SSC NapoliMarzo sarà il mese decisivo per gli azzurri, sarà il mese in cui giocheranno ogni tre giorni, otto sfide al cardiopalma, vedi Roma, Fiorentine e Juventus senza dimenticare la doppia sfida europea contro il Porto. Si parte da Livorno, dalla terra dell’ex azzurro Mazzarri, si affronta all’Armando Picchi, una squadra che si presenta con un 5-3-2, un modulo che non gradisce tanto il tecnico partenopeo. Dopo la vittoriosa ma sofferta partita di coppa contro lo Swansea, Rafa Benitez sostituisce gli squalificati R. Albiol e Higuain con Britos e Pandev.

La punta macedone insieme al capitano Hamsik e ai peperini Callejon e Martens impensierirà il portierino dell’under 21 Bardi, elemento da tenere sott’osservazione insieme al ’94 Benassi. La squadra allenata da Di Carlo si presenta tutta abbottonata dietro, con Greco in cabina di regia con l’attacco affidato a Paulinho e alla torre Belfodil. Nella prima frazione di gara, la squadra amaranto ha disputato la gara che tutti si attendevano, chiusa in difesa, blocca le corsie laterali e cerca il lancio in profondità per le loro punte. Gli azzurri non sono veloci nel cambio di gioco, verticalizzano poco e affidano le giocate soprattutto al rientrante Jorginho. L’azione continua di palleggio da parte degli azzurri provoca occasioni da rete, grazie soprattutto a un miglior tasso tecnico, ma si compie l’errore di non chiudere la partita una volta passati in vantaggio grazie ad un rigore calciato da Martens decretato per fallo su Pandev.

La squadra toscana pareggia grazie a un cross basso di Mesbah per Mbaye che prova a chiudere in rete con il tacco, la palla termina sotto la spalla di Reina che spinge il pallone in rete. Il primo tempo termina con il risultato in pareggio. Il secondo tempo vede un Napoli alla ricerca del goal vittoria e un Livorno che si difende e cerca di colpire solo in contropiede. La gara non concede troppe emozioni da goal se non per il Livorno per un’altra disattenzione difensiva. La gara odierna conferma l’incapacità degli azzurri di fare gioco e risultato contro le cosiddette piccole. Si conferma la mancanza di una vera e propria scelta a destra, con il cosiddetto senno di poi era la gara da far riposare Maggio per puntare sul francese Reveillere, visto anche la prossima gara casalinga contro la Roma impostando un altro tipo di gara, come abbiamo già segnalato qualche domenica fa. I limiti tecnici dell’esterno azzurro sono stati evidenziati ancora di più perché non avendo un diretto avversario, poteva affondare il colpo sulla sua corsia ma ahimè i limiti tecnici hanno fatto il resto.

 

Nando Zanga

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