Era conosciuto così, come ‘O Barone, perché circolavano e circolano, tutt’oggi, numerose storie sul suo passato. C’è chi lo descriveva come un nobile improvvisamente uscito fuori di senno, chi spiegava il suo vagabondare con traumi legati a tragedie familiari. Chiunque passasse almeno un paio d’ore della sua serata fra piazza Bellini, piazza del Gesù e piazza San Domenico, nel pieno del centro storico napoletano, ha avuto modo di fare la sua conoscenza. ‘O Barone, da oggi, non c’è più, morto per una sindrome da disfunzione multiorganica, un’infezione che aveva colpito praticamente tutti i suoi organi interni. Sul territorio di San Giuseppe vesuviano intanto è morto quasi contemporaneamente l’ immigrato polacco, Gregorz Och, di 34 anni, deceduto nella notte tra sabato e domenica in via Diaz.Il senzatetto aveva cercato rifugio all’interno di un cantiere edile di una ditta che sta ultimando i lavori di rifacimento dei marciapiedi. A dare l’allarme i venditori ambulanti, i quali hanno allertato, alla vista del corpo, le forze di polizia. Con ogni probabilità il decesso è stato dovuto all’ assideramento. San Giuseppe Vesuviano come diversi comuni del Vesuviano non hanno alloggi gestiti dalla Caritas, anche perché casi del genere non si erano registrati in passato. “La strage continua. Tredici clochard morti all’anno, 215 in sedici anni solo a Napoli. In diversi casi la causa del decesso è l’ assideramento. Visto che queste due ultime tragedie sono avvenute a pochi giorni di distanza dalle polemiche sulla festa in maschera organizzata da alcuni giovani della Napoli bene dal tema Clochard Style durante la quale si è scherzato sulla loro condizione – spiegano il leader degli ecorottamatori Verdi Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli della radiazza che si sono fatti portavoce della richiesta di tanti ascoltatori – sarebbe bello e meritorio che i protagonisti di quella che noi riteniamo una pagina brutta del by night si facessero carico delle spese funerarie di queste persone visto che avevano annunciato per rispondere alle numerose critiche di voler realizzare un evento per fornire aiuto ai “senzatetto”. Sarebbe un modo per dimostrare concretamente che oltre allo scherzo e goliardia c’ è anche della sensibilità in chi organizza serate di questo tipo”.