Carceri, Cirielli (FdI-An): “Una commissione d’inchiesta per mancato adeguamento istituti”

cirielli 1Una commissione d’inchiesta parlamentare per accertare le responsabilità del mancato adeguamento negli ultimi venti anni degli istituti penitenziari, sia sotto il profilo della capienza, sia sotto il profilo del miglioramento dei percorsi individuali di risocializzazione, rieducazione e reinserimento dei detenuti; separazione e raggruppamento dei detenuti sulla base dell’ordinamento penitenziario; l’adozione di provvedimenti per favorire la riduzione dei detenuti stranieri attraverso l’espiazione della pena nei Paesi d’origine con la stipula di accordi internazionali; implementazione delle strutture esistenti e assunzione di duemila nuovi agenti di Polizia Penitenziaria, come previsto dal cosiddetto terzo pilastro del Piano Carceri.

È quanto prevede la risoluzione presentata dal deputato di Fratelli d’Italia –Alleanza nazionale Edmondo Cirielli, e firmata dal capogruppo Giorgia Meloni.
Assoluta contrarietà a provvedimenti di clemenza che oltre a minare il principio fondamentale della certezza della pena, mettono in discussione il patto sociale in base al quale i cittadini rinunciano a farsi giustizia da soli, affidandosi allo Stato per la riparazione dei torti subiti.

“Condivido in pieno l’analisi fatta dal Capo dello Stato- ha detto Cirielli intervenendo nel dibattito- È notorio che ci sia un sistema carcerario vergognoso, intollerabile determinato dalla mancanza di politiche inadeguate”.

“Ma non ne condivido le conclusioni – ha osservato Cirielli- Sono venti anni che ci sono responsabilità precise e ben chiare a tutti. Invece di intervenire sulle carenze strutturali si è preferito scaricare sui cittadini e sulle vittime queste inadempienze attraverso provvedimenti svuota carceri varati da governi di centrosinistra e di centrodestra, ma anche da governi delle larghe intese”.
“Oggi neppure per rapina si sta in carcere. In Italia è venuto meno il fondamento dello Stato di diritto, ovvero la certezza della pena. Non si è fatto nulla affinché i detenuti stranieri espiino le condanne nei Paesi di origine, né si è fatto nulla per il reinserimento sociale dei detenuti. Sulla custodia cautelare la riforma fatta è molto deludente perché il magistrato ha ancora troppa discrezionalità. Sono stati costruiti nuovi istituti ma poi non si è fatto nulla per assumere i poliziotti”.

“Siamo contrari a qualsiasi ipotesi di indulto e amnistia, in totale disaccordo con le conclusioni del messaggio del presidente Napolitano”.
“Per tutte queste ragioni – ha concluso Cirielli- vogliamo e giustizia e dei ministri e dell’Economia di questi ultimi venti anni incapaci di cambiare queste carenze strutturali che contraddistinguono le carceri italiane”.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteScafati, Aliberti: “I progetti obiettivo sono un’opportunità per la città”
SuccessivoAmpliamento cimitero di Pollena, ok alla variante al Piano Regolatore
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.