“Guarire dagli attacchi di panico senza psicofarmaci”. Così recita il titolo del libro scritto dalla dott.ssa Carmen Iovine, edito dalla Rodigiosi. La presentazione del volume è avvenuta presso i locali della sede di Elaboriamopompei di via Lepanto, alla presenza di alcuni cittadini intervenuti all’incontro.
Una nuova luce viene gettata su una delle patologie più diffuse dell’ultimo ventennio. Guarire dagli attacchi di panico si può e, in alcuni casi, mettendo al bando i farmaci.
Un messaggio chiaro, abbondantemente argomentato dalla dott.ssa Iovine nel corso dell’incontro.
Il pregiudizio ostacola in molti casi l’accettazione del DAP( disturbo da attacco di panico). Ma solo accogliendo l’idea di farsi aiutare, lo si può contrastare.
La dott.ssa Iovine riconferma l’importanza di condurre le persone affette da DAP a ri-conoscersi, a ri-strutturarsi a ritrovare se stessi al di fuori del disturbo.
E’ fondamentale che i malati imparino a ritrovare “un nuovo centro”, lontano dall’attacco di panico. Il paziente deve prendere consapevolezza della propria esistenza nel mondo. Deve uscire da quell’isolamento forzato imposto dalla patologia. Ricominciare a vivere per guarire, questa in sintesi la miglior cura possibile.
Nel corso della presentazione, il sessuologo clinico ha coinvolto i presenti in un esperimento molto interessante. Invitare al disegno per scoprire eventuali inclinazioni e tendenze all’attacco di panico.
Distribuiti fogli e pastelli, ognuno ha prodotto due disegni (seguendo alcune indicazioni preliminari). Alla fine la dott.ssa ha iniziato a commentare gli elaborati prodotti e, il risultato è stato sorprendente. In molti casi quanto affermato dal pedagogista clinico, corrispondeva assolutamente al vero.
Non solo semplice presentazione di un libro ma anche coinvolgimento diretto dei presenti. Sperimentare per avvicinarsi un pò di più ad una patologia ancora poco conosciuta da tante persone. Un’ esperienza interessante che ha incontrato il giudizio positivo degli intervenuti.
Bisogna lasciarsi aiutare laddove necessario. Questa la nota di fondo dell’incontro.
Marianna Di Paolo