Napoli, impianto di compostaggio al carcere di Secondigliano: riunione in commissione Ambiente

carcere-di-secondiglianoLa Commissione Consiliare Ambiente nella mattinata del 6.3.2014 ha svolto una riunione sull’iter per la realizzazione dell’impianto di compostaggio aerobico presso la Casa Circondariale di Secondigliano. Quest’approfondimento operativo è stato sollecitato dal consigliere comunale Francesco Vernetti con delega al  ciclo dei rifiuti e raccolta differenziata e componente del Gruppo Consiliare “Città Ideale“ al fine di verificare lo stato d’arte per la realizzazione dell’impianto di compostaggio.

Oltre ai componenti della Commissione consiliare Ambiente, hanno partecipato alla riunione in Vice Sindaco e Assessore all’Ambiente Tommaso Sodano, il Consigliere Luigi Peluso in rappresentanza della società A.S.I.A., il Direttore del Carcere di Secondigliano Liberato Guerriero e l’ingegnere tecnico Lorenzo Grignani della cooperativa sociale “Ermeco di Secondigliano che sta realizzando  l’impianto.

“Ho voluto sollecitare una condivisa verifica dei percorsi per la realizzazione di questo moderno impianto di vagliatura all’interno del carcere, –  dichiara il consigliere Vernetti –  un progetto realizzato grazie alle risorse finanziarie dell’Amministrazione penitenziaria  (700.000 euro) e della cooperativa Ermeco (1.200,000 euro), che stanno completando per la città un impianto quasi a impatto zero per l’ambiente e che potrà smaltire con alcuni accorgimenti circa 10.000 tonnellate di rifiuti l’anno, con un notevole risparmio sui costi di trattamento dell’umido, e altrettanti risparmi per le spese di trasporto, e l’abbattimento dell’emissione di anidrite carbonica e polveri sottili nell’ambiente. Il rappresentante della cooperativa sociale ha poi rassicurato che quando l’impianto andrà a regime non si avranno problematiche per gli abitanti della zona, per eventuali emissioni di odori maleodoranti, in quanto ci sarà un azzeramento delle emissioni maleodoranti con un preventivo monitoraggio all’interno stesso del carcere.

Il presidente della cooperativa sociale che già opera all’interno del carcere ha evidenziato che – nonostante la complessità delle procedure burocratiche – l’impianto di trattamento della frazione umida dovrebbe essere già operativo nei prossimi mesi di maggio-giugno.

Infine il direttore del carcere ha sottolineato la valenza sociale e rieducativa di questo progetto a favore dei detenuti dell’Istituto penitenziario.

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