Le minacce ricevute dal giornalista de “L’Espresso” Claudio Pappaianni da parte di Antonio Polese, patron del noto hotel e ristorante “La Sonrisa”, sono un fatto gravissimo. Sulla serietà, la correttezza e l’onestà di Pappaianni non vi è alcun dubbio, e l’idea che chi riporta, come impone il dovere di ogni buon giornalista, rilevanti ipotesi investigative, peraltro specificandone con cura i dettagli ed attenendosi ai fatti senza ricamarvici sopra fuochi d’artificio e notizie spettacolari, debba “pagarla cara” è quantomai inquietante”.
Lo hanno detto i deputati di Sinistra Ecologia e Libertà – On. Gennaro Migliore e On. Arturo Scotto.
“La vicenda concernente Antonio Polese ed i suoi rapporti con Raffaele Cutolo e la Nuova Camorra Organizzata è tutt’altro che chiarita, come dimostrano i procedimenti giudiziari terminati (peraltro con una condanna per Polese di due anni e sei mesi per favoreggiamento personale al capo della Nco nella vicenda della compravendita del Castello Mediceo di Ottaviano) e le indagini tuttora in corso; noi stessi abbiamo nelle scorse settimane presentato un’interrogazione parlamentare sull’argomento, anche sulla scorta del lavoro giornalistico d’inchiesta di Pappaianni, ed attendiamo risposta dal Governo.
Per questi motivi esprimiamo massima solidarietà nei confronti di Claudio Pappaianni, della redazione de “L’Espresso” e di tutti i giornalisti e le giornaliste che ogni giorno rischiano l’incolumità propria e dei propri cari per garantire a tutte e tutti noi il più alto livello di informazione possibile.