Ancora al San Paolo! Ancora cinquantamila spettatori per spingere a gran voce il Napoli verso quell’ambito secondo posto. 11 gare al termine e lo stadio di Fuorigrotta deve fare la differenza nel sostenere gli azzurri. Di scena la Roma di Garcia che si presenta con lo stesso modulo tattico, una situazione di specchio tattico dove cambiano solo gli interpreti. Il tecnico francese piazza dopo l’uscita in scena di Strootman, Taddei a limitare il raggio d’azione di Hamsik e affidando tutto il peso dell’attacco sull’ivoriano Gervinho. Rafa Benitez, che all’ultimo momento deve rinunciare sia a Behrami sia al febbricitante Jorginho, affida le chiavi del centrocampo ai due svizzeri, Inler e Dzemailli.
La partita offre notevoli spunti tattici, da rilevare la duttilità tattica di Florenzi, la posizione davanti alla difesa di Pjacic e l’abilità in fase difensiva di Benatia. La partita di ritorno di Coppa Italia è stata oggetto di studio da parte dei giallorossi che non hanno offerto il fianco ai partenopei. Hanno bloccato le fasce laterali, mettendo Bastos sul terzino di competenza e hanno potuto giovare della forza fisica del belga Naingolaan. Gli azzurri hanno risposto con il solito credo tattico, ma l’equilibrio di centrocampo si è più volte perso concedendo dei contropiedi agli avversari. Higuain è stato costretto a giocare nella morsa della retroguardia giallorossa dove non ha potuto avere libertà di spazio soprattutto perché dalle fasce laterali non è arrivato un buon supporto di palloni. La prima parte di gioco termina a reti inviolate con la speranza che per la seconda metà il tecnico partenopeo inventa qualche mossa per scardinare la difesa giallorossa.
Nella seconda metà nessun cambio tattico, tanti passaggi sbagliati soprattutto nella zona nevralgica del campo, si attende il cambio che potrebbe cambiare il volto della gara. In novantasei minuti di gioco, il Napoli si propone una sola volta con un cross dal fondo effettuato da Ghoulam e l’unico cross di nota fa sì che Callejon fa esplodere lo stadio. Una gara dove il Napoli è apparso leggermente stanco è vero sì che manca di calciatore di personalità che nei momenti bui trascini la squadra, è vero che le squadre competitive non s’improvvisano in una stagione. Le squadre sono macchine delicate che hanno bisogno di tempo, lungo tempo di minutaggio insieme ma soprattutto quel famoso fattore C tanto caro all’amministratore delegato del Milan, Galliani. Beh per tutto questo il Napoli di Benitez è solo all’inizio. Nella gara odierna da registrare l’ottima prestazione di Fernandez e l’opaca gara del capitano azzurro Hamsik.
Nando Zanga