Oggi il Torre ha affrontato il rugby Nola, squadra neofita del campionato, (non più franchigia ma squadra in se per sé). Qualcuno diceva che questa partita era una partita facile, ma l’esperienza ci insegna che le partite facili solo quelle che si commentano a tavolino davanti ad una birra ed un panino senza ricordare il sudore perso per raggiungere un tale obiettivo. Un Torre che viene studiato dai vari avversari presenti sul campo Leone di Pomigliano. Oggi forse è d’uopo parlare prima coi coachs e poi fare un piccolo remake della partita.
Il trio Losciale Vitiello Gaudino a fine partita hanno commentato:” il Nola è migliorato tantissimo, sia nel gioco in Touche che in mischia, il nostro gioco improntato sulla velocità di gioco ci ha permesso di avere subito la meglio. Una partita che già nel primo parziale era già conclusa (31 a 0) poteva creare abbassamenti di attenzione. Questo non si è verificao perché abbiamo cambiato tutta la prima e seconda linea, i centri e provate nuove tattiche che hanno fatto ben sperare. Oggi parliamo di vittoria ma il mese scorso giravamo con la testa fasciata per le due sconfitte (IV circolo e Salerno) per cui andiamo cauti, dobbiamo ancora quadrare il bilancio sportivo. La panchina ha dimostrato un buon carattere entrando e continuando l’opera prima infatti con ben 6 cambi abbiamo ottenuto 5 mete il primo parziale e 4 mete il secondo. Ora abbiamo il prossimo match con il Campobasso che all’andata ci ha fatto penare non poco, pertanto chiediamo frequenza e qualità negli allenamenti. Man of the match degli avanti Vitelli Giovanni per la sua costanza e voglia di migliorare. Man of the match dei tre quarti Caputo Andrea che ha meritato tale encomio per i passaggi balisticamente perfetti da cui sono scaturite ben 4 mete”.
Tornando al match giocato Il Nola resiste al Torre che apre le danze al 8’ con la meta finalizzata da Fulgente che percuote la linea di difesa avversaria e crea un buco al centro e schiaccia con violenza, Caputo trasforma. Al 12’ finalizza un raddoppio di Caputo mal placcato gli consente di fare meta nell’angoletto, lo stesso si ripete al 14’ realizzando la doppietta personale ed una trasformazione. Al 16’ ci pensa Iorio Luigi detto “cavallo pazzo” che con la sua criniera al vento rompe due placcaggi e schiaccia tra i pali, trasforma Caputo.
La sete non finisce, l’altra ala Palomba al 24’, che con le sue grandi leve si invola (danza maori sulla linea di touche) realizzando la quinta meta e l’ultima del primo parziale. Il Torre il secondo parziale con la sarabanda dei cambi e la sperimentazione delle innovazione tattiche e strategiche in campo. Ben 6 cambi simultanei (al 2’ minuto) fanno pensare ad una scelleratezza tecnica ed invece i conti quadrano subito, al 3’ la nuova ala entrata Gallo Marco con frenate e cambi di direzione da formula Uno fa impazzire colui che ha il compito ingrato di placcarlo e schiaccia in area di meta Trasforma Caputo. La mischia vuole anch’essa un momento di gloria e Scognamiglio al 13’ ci riesce da un pick and drive (dove sembra l’uomo allungabile dei “fantastici quattro”) schiaccia sulla linea (prima meta del Campionato). Il nuovo mediano Santangelo da una mischia non presidiata schiaccia volando letteralmente su una ruck realizzando anch’egli la sua prima meta del campionato. La ciliegina sulla torta la mette il vicecapitano Caputo che con un passaggio millimetrico fa un passaggio di ben 45 metri perfettamente caduto nelle mani di Gallo che deve solo correre fare meta ed abbracciarsi Caputo. Tutti gli spettatori applaudono la bella prestazione del Torre.
Formazione: Cascone Isaac, Vitelli Giovanni, Bonsanto Alessio, Ascione Bernardo, Ilardi Domenico, D’Orsi Alessandro, Romagna Francesco, Trivelli Ciro, Pulimeno Davide, Caputo Andrea, Fulgente Vincenzo, Palma Luigi, Iorio Luigi, Palomba Pasquale, Oliviero Gabriele.
Panchina: Scognamiglio Ettore, Santangelo Alfonso, Aprea Francesco Saverio, Iodice Luigi, Matrone Luciano, Gallo Marco.