Le indagini, partite in seguito a una denuncia e sviluppatesi attraverso acquisizioni di documenti, intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno consentito di acquisire, spiega la Procura in una nota, “elementi in ordine all’illecito procacciamento di voti in favore dell’attuale consigliere” G.C.
In particolare, spiega il procuratore aggiunto Alfonso D’Avino, G.C., allora candidato (poi non eletto) nella lista Mir (Moderati Italiani in Rivoluzione) per il Collegio Campania 1-Camera dei Deputati, avrebbe messo a disposizione degli altri tre, “denaro e altre utilita’ che i predetti avevano facolta’ di promettere e poi corrispondere a quei soggetti che, per effetto della loro attivita’ di procacciamento illecito di voti, si rendevano disponibili a promettere il proprio consenso elettorale in cambio di benefici di natura economica”. Il tarifarrio parlerebbe di 50 o 100 euro per comprare un voto per elezione politiche del 2013
L’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti dei quattro indagati e’ stata emessa dal gip di Napoli su richiesta della Procura.