Disagio sociale, il Centro “Liguori” punto di riferimento

incontro associazioni centro liguoriRappresentanze delle associazioni di volontariato M.I.R. Onlus, UICI, Qua la mano e Annabella, che operano nel Centro Polifunzionale G. Liguori, sono state ricevute dal sub-commissario Giuseppe Amore, presso la sala Giunta, per fare il punto sulle loro attività e sui programmi futuri, partendo dalle ultime attività realizzate e dal grado di soddisfazione dell’utenza. Il sub-commissario ha potuto, così, ottenere un quadro preciso della realtà del Centro, che è da anni punto di riferimento non solo locale per soggetti in disagio sociale, diversamente abili di tutte le età, ciechi e minori a rischio.

Il dato positivo emerso sta nel fatto che, con riferimento a recenti eventi, le associazioni hanno potuto collaborare tra loro per offrire all’utenza occasioni di socializzazione e coesione, registrando molta soddisfazione anche da parte dei genitori.
Dalla collaborazione tra loro è stato possibile, ad es., organizzare una serata di carnevale, partecipata da varie famiglie anastasiane e napoletane, che si sono strette intorno all’evento, con la collaborazione della protezione civile che ha reso facile il parcheggio alle persone disabili , in un cerchio di solidarietà.

Un incontro tra persone disabili e non, di diversi territori e con esperienze e vissuti diversi, che hanno condiviso un momento di svago e divertimento all’insegna di una logica che li ha portati a scegliere di vivere nell’originalità un carnevale con gare culinarie e apposita giuria di Volla, Sant’Anastasia e Marigliano, torneo di braccio di ferro, creazione di maschere e una dama veneziana, creata dalla fantasia artistica dei volontari dell’Annabella, che distribuiva cioccolatini a grandi e piccini, con balli e canti guidati dal gruppo musicale dell’UICI e ipovedenti.

“Siamo diventati una cosa sola nei vari eventi – spiegano i volontari – che abbiamo opportunamente organizzato insieme a tutte le associazioni di volontariato che operano presso il centro Liguori. Il nostro scopo è far conoscere le potenzialità del centro, quello che si fa nel centro, anche come reti di servizio che operano, comunicano tra le associazioni stesse ed abbiamo constatato che l’utenza non mette a “studiarsi” in quanto nota diversità, anzi punta senza esitare a conoscersi. Vorremmo presentare un progetto comune per il Centro Liguori e, nell’immediato, vorremmo poter avere internet, del materiale per poter operare, la possibilità, che stiamo valutando, di aprire il centro anche l mattina per quell’utenza che non è impegnata e ce lo sta chiedendo da tempo”.

“Sono aperto, anche in quanto padre di un figlio con difficoltà, a tutte le vostre istanze – dice Giuseppe Amore – e vedremo già la settimana prossima quello che saremo riusciti a fare per venire incontro alle vostre esigenze. Apprezzo il vostro lavoro ed i risultati che mi avete illustrato e concordo con voi sul fatto che la potenzialità del Centro Liguori va sfruttata al meglio e migliorata continuamente. Presentate un programma/progetto che sia valido per lo sviluppo dell’intero centro e sono disponibilissimo a discuterne al più presto”.

Entrando nello specifico delle proprie competenze, sono state illustrate al sub-commissario le attività di ciascuna associazione. Più specificamente l’Unione Italiana dei ciechi, costituitasi nel 1920, opera per il territorio d’ambito vesuviano attraverso la collaborazione professionale e volontaria degli operatori che permettono le seguenti attività: assistenza legale; interventi di formazione e informazione rivolti ai volontari; organizzazioni di eventi per l’integrazione; corsi di autonomia , informatica per disabili della vista; corsi I.Ri.for per l’acquisizione del metodo Braille, Malossi rivolti ad insegnanti di sostegno e personale d’assistenza. L’Unione Italiana dei ciechi si avvale di associazioni di volontariato “satelliti” che permettono di operare più specificamente nell’area dello Sport e delle attività di recupero e riabilitazione dei privi della vista.

Annabella è un associazione di volontari che operano per il recupero e la riabilitazione di soggetti disabili intervenendo in tutte le aree, sia sociali che familiari con accompagnamento da/ al domicilio di persone disabili che frequentano i vari laboratori di canto, drammatizzazione, manipolazione e pianoforte.

M.I.R. Onlus, costituitasi nel 1997, dedica tutto il suo impegno ai ragazzi in disagio sociale, accompagnandoli tutto l’anno, con un’azione socio-educativa mirata a tamponare carenze scolastiche, integrata con attività artistiche ed espressive, come ballo, canto e recitazione e facendoli impegnare anche in attività sportive che educano ai valori come lealtà, agonismo e forza di gruppo. Recentemente, grazie all’impegno del M° Domenico Rea, pittore affermato, i ragazzi della MIR sono stati coinvolti in un vero e proprio corso di pittura, che li ha portati a realizzare i primi elaborati, che sono stati messi in mostra sia al Centro Liguori che nella parrocchia S. M. La Nova.

Qua la mano è l’associazione costituita dai genitori di ragazzi disabili allo scopo di poter diventare parte attiva in tutte quelle attività di progettazione, informazione e realizzazione di quanto destinato ai giovani disabili. Il suo impegno è riversato maggiormente nel trasferire ai giovani disabili competenze artigianali per offrire una possibilità di inserimento in campi lavorativi. Attualmente sono in corso incontri per l’addestramento di giovani disabili che intendono imparare a gestire le attività di sala ristoro.

L’ASD REAL VESUVIANA promuove e realizza interventi tesi alla promozione per lo sport per disabili costituendo una squadra di calcio a 5, goalball, torball e show down (sport paralimpici) regolarmente iscritte a tornei di valenza nazionale promossi dalla F.I.S.P.I.C.

SOLIDARTE, di recente costituzione, si occupa prevalentemente del recupero e della riabilitazione delle capacità personali dei soggetti affetti da disabilità, creando laboratori di manipolazione, organizzazione di eventi per l’integrazione e realizzazione di attività di teatro ed incontri con le famiglie, progettati per creare continuità nella riabilitazione.

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