Il magistrato Raffaele Cantone inaugura il progetto “Percorsi di Ambiente e Legalità”

Il magistrato Raffaele Cantone in un momento della conferenza di stamattina.
Il magistrato Raffaele Cantone in un momento della conferenza di stamattina (foto Libero Schettino per Circolo Legambiente Woodwardia)

Castellammare di Stabia. E’ stata inaugurata stamane, nell’aula “Francesco Di Capua” del Liceo Classico “Plinio Seniore” di Castellammare di Stabia, la prima edizione del progetto “Percorsi di Ambiente e Legalità”. L’iniziativa – organizzata dal locale circolo Legambiente “Woodwardia”, in collaborazione con l’associazione “Persone e Territorio” – ha visto la partecipazione del magistrato Raffaele Cantone, ex Pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, attualmente in carica presso l’Ufficio del Massimario della Suprema Corte di Cassazione.

In una sala gremita di studenti, si sono affrontati alcuni dei temi più spinosi legati alle forme di illegalità presenti sul nostro territorio. In particolare, il dramma della Terra dei Fuochi salito alla ribalta dei media nazionali. Cantone ha spiegato quanto questa realtà sia il prodotto di una miscela esplosiva fatta di connivenze, criminalità e lassismo delle istituzioni. Ma soprattutto il magistrato ha posto l’accento sul dramma delle vite umane consumate dai disastri ambientali e dalle logiche ciniche delle organizzazioni criminali.

Una conferenza a tutto tondo, dunque, all’interno della quale non si poteva fare a meno di parlare di cultura e sensibilizzazione delle coscienze. Sotto questo punto di vista, emblematico è stato il dato riportato dal magistrato, secondo il quale nella sola provincia di Napoli circa il 30% dei ragazzi abbandona gli studi prima della fine della terza media. Un fenomeno allarmante in considerazione soprattutto del tragico futuro a cui questi adolescenti sono irrimediabilmente avviati: diventare manodopera gratuita della criminalità. Quindi, centralità delle scuole, degli insegnanti e di tutto il sistema formativo, l’unico in grado di arginare le tentazioni di una vita troppo facile e conseguentemente troppo breve.

Che qualcosa sia entrato nelle coscienze dei ragazzi, lo si è potuto evidenziare dal forte applauso che ha accompagnato le parole di Cantone sul tema cultura ed istruzione, a significare che esiste una parte della società civile ancora forte, ancora non definitivamente compromessa.

Un piccolo neo, ma del tutto veniale si capisce, è stata l’eccessiva, seppur comprensibile, timidezza dei ragazzi che ciononostante hanno comunque rivolto interessanti considerazioni al magistrato. Su tutte, i giovani liceali hanno chiesto perché, di fronte al dramma della Terra dei Fuochi, delle Ecoballe, della distruzione dell’ambiente e delle colture agricole, le istituzioni proposte non hanno fatto nulla. E’ la domanda che noi stessi ci poniamo e alla quale Cantone ha risposto dicendo che “anche nelle istituzioni è entrato il germe dell’indifferenza e del lassismo, che accomuna una parte dei cittadini”. “Non è più tempo di girare la faccia dall’altra parte, ha proseguito il magistrato, ma al tempo stesso va affermato con forza che la sola repressione del fenomeno criminale non basta. Serve al contempo un’adeguata opera di ricostruzione della società civile mediante la quale sottrarre spazi vitali alla criminalità organizzata. In altre parole, più cultura, più esempio per i nostri giovani”.  

Al termine dell’incontro, Raffaele Cantone ha ricevuto una targa per il suo indiscusso e meritorio impegno nella lotta a tutte le forme di criminalità, nel rispetto della legalità e del diritto che costituiscono gli unici pilastri sui quali fondare una società realmente democratica.

Prossimo appuntamento sabato 15 marzo con una conferenza tenuta dall’avvocato Vasco Fronzoni, penalista del Foro di Napoli.

Angelo Mascolo  

 

 

 

 

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