Nel giorno di inizio di Quaresima, il Parroco dell’Antica Cattedrale di S.Maria delle Grazie di Massa Lubrense, don Rito Maresca, ha rivolto a tutti gli esercenti pubblici un accorato appello a spegnere, almeno nei quaranta giorni della penitenza, le slot machines e dare così un contributo, ancorché momentaneo, al contenimento della devastante piaga sociale del gioco patologico.
“La lettera di don Rito Maresca è un atto di amore pastorale verso i giocatori patologici e un severo richiamo a quanti fanno lucro sulla loro pelle, autorizzati da uno Stato cinico, imbelle, non più democratico, ma criminogeno. La lettera, di fronte alla vergognosa omertà istituzionale, meriterebbe l’attenzione di tutti i media nazionali.
La stoltezza dei governi di centro destra e di centro sinistra e l’inerzia, talvolta prezzolata, del Parlamento, continuano a condurre alla disperazione migliaia di persone, cadute nella trappola infernale del gioco d’azzardo e causa della rovina delle loro famiglie.
Se anche il governo Renzi, nonostante le promesse fatte, non provvederà a porre fine a questo scempio umano e a questa corruzione della comunità nazionale, inserirò anche lui e il ministro Padoan, nella circostanziata denunzia penale che presenterò, prima dell’estate, al Tribunale dei Ministri, contro tutti i presidenti del Consiglio e tutti ministri dell’Economia e delle Finanze, che , in quindici anni, hanno prodotto questa tragedia nazionale, piegandosi alle lobby del gioco, con l’alibi, falso e strumentale, delle entrate erariali”.
Lo ha dichiarato il professor Raffaele Lauro, senatore della XVI legislatura e leader del movimento politico: “No all’Azzardo. Salviamo l’Italia!”.