“L’escalation di omicidi non ha un’unica regia, ma matrici diverse. La più rilevante, quella dei quattro morti carbonizzati, riguarda un riassetto nel clan Moccia, uno scontro tra i senatori e le nuove leve per la gestione del clan e quindi innanzitutto della casta”.
E’ quanto ha affermato Massimiliano Manfredi, deputato e membro della Commissione Antimafia in seguito alla riunione tenutasi oggi in Prefettura sulla faida di camorra nell’area nord di Napoli.
“Il Governo non solo rafforzerà il controllo sul territorio con 12 equipaggi aggiuntivi formati da polizia e carabinieri, ma lavoreremo per una normativa più stringente in materia di appalti pubblici. Va sicuramente elogiato il lavoro dei sindaci di frontiera, ma dall’altra parte ci sono tanti Comuni sciolti per infiltrazione camorristica, motivo per cui bisogna insistere nel rinnovamento della classe dirigente per spezzare la continuità tra potere amministrativo e criminalità organizzata.
La camorra si è compenetrata talvolta sia nella burocrazia che nella politica perciò è necessario, così come fatto per la Terra dei fuochi, un intervento di sistema che parte dalla sensibilizzazione nella scuola fino alle istituzioni per rafforzarle o ripulirle laddove si sono contaminate”.