Nulla hanno potuto i medici del 118: quando è arrivata l’ambulanza, l’uomo era già morto. Il fratello si è costituito alla polizia ammettendo di aver commesso l’omicidio.
La lite, secondo quanto si apprende, sarebbe scaturita dalla richiesta di aiuto da parte della madre dei due a V.G., per un’aggressione verbale che stava subendo da parte di C.. Un rimprovero, l’ennesimo, per sollecitarlo a trovare un lavoro è stato probabilmente all’origine delle lite sfociata nella morte. Giunto nell’abitazione, armato di pistola detenuta illegalmente, tra i due è scoppiato il violento litigio, culminato poi nell’esplosione di cinque colpi di pistola. L’omicidio è avvenuto sotto gli occhi dell’anziana madre. Vi.G. è in stato di fermo nel carcere di Avellino.