Sono dispiaciuto per la sterile polemica messa in piedi da Carlo Carrillo sulla questione della CIG in deroga per i lavoratori delle Terme di Stabia.
Voglio chiarire la mia posizione. Da consigliere comunale ho sempre partecipato a tutti gli incontri finalizzati a trovare una soluzione utile per la riapertura delle terme, ma le riunioni tenutesi a Napoli per la CIG si sono svolte senza la mia presenza.
Non sono interessato a ricevere medaglie o riconoscimenti. Questa è un modo di fare che non mi appartiene e che lascio volentieri ad altri. Anche in passato, quando riuscimmo a far avere la cassa integrazione a tutti gli operai della Fincantieri, compresi quelli dell’indotto, nessuno cercò mai di rivendicare quel risultato. Feci il mio dovere all’epoca nelle vesti di sindacalista, faccio altrettanto oggi nelle vesti di Consigliere Comunale di Castellammare di Stabia.
Ritengo che la CIG sia un strumento utile per sostenere i lavoratori delle terme in questo momento di grande difficoltà, ma politicamente insufficiente se non accompagnata da un serio piano di rilancio del complesso del Solaro che permetta di riprendere le attività dell’azienda garantendo tutti, sottolineo tutti, i lavoratori.
Sulla vicenda delle terme c’è poco da esultare o da rivendicare. C’è invece da rimboccarsi le maniche. Utilizziamo il nostro tempo per confrontarci sulle soluzioni possibili invece di cimentarci in inutili polemiche che sono fini a se stesse e che fino ad ora non hanno consentito proprio a nessuno di appuntarsi medaglie al petto.