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La Chiave Tattica di Porto-Napoli

Insigne-Higuain-Ghulam maglia gialla

Il Napoli di Rafa Benitez sbarca in Portogallo ad affrontare il Porto del neo tecnico Castro che la settimana scorsa ha rilevato Fonseca. E’ uno degli ottavi più intriganti di questa competizione. La squadra portoghese è la terza forza del campionato come il Napoli, ha un potenziale offensivo di primo piano e ha in Jackson Martinez il proprio terminale offensivo. Rafa Benitez sceglie Britos in difesa al fianco di R. Albiol per arginare quel Jackson per lungo tempo sul taccuino del direttore Bigon.

Nell’ottica turn over lo spagnolo schiera a destra il francese Reveillere più marcatore rispetto a Maggio, proponendo un centrocampo inedito con Behrami e Henrique, rinunciando a un regista di gioco in mezzo al campo. Questa scelta dettata non solo dal fatto del risparmio fisico dei calciatori azzurri, ma anche perché è stata preferita dallo staff tecnico azzurro la scelta di proteggere la difesa, soprattuto con i raddoppi di marcature nella zona centrale e dalle fasce laterali. Il trio alle spalle del Pipita presenta Callejon a destra, Insigne largo a sinistra e Hamisik nella zona centrale. Un Napoli che subisce l’iniziativa del Porto, che salta sistematicamente il centrocampo proprio in virtù dell’assenza di un calciatore, già dalla fase difensiva.

Hamsik non viene incontro per prendersi la palla e impostare il gioco e così si subisce la manovra ospite. La trama offensiva è affidata soltanto alle genialità dei singoli, soprattutto all’ex madrilista Callejon e al talento di Fuorigrotta. L’assenza di Inler, dovrebbe portare i due centrocampisti a un pressing alto, favorendo gli inserimenti degli esterni, ma tutto ciò non accade. La prima frazione grazie ad un mirabile intervento di Reina termina a reti inviolate. La seconda frazione di gara inizia com’era terminato il primo. Il Porto aggredisce e fa un possesso palla, ma le singole individualità partenopee fanno sì che il Napoli divori diverse palle goal, ma su calcio d’angolo Martinez trova la palla del vantaggio. Un Napoli che per lunghi tratti subisce l’iniziativa della squadra avversaria, ha in Hamsik un peso, non ha la lucidità, non è inserito nello schieramento tattico di Benitez. Gli esterni non arrivano mai all’uno contro uno anche in virtù del fatto che nella zona centrale non c’è un palleggiatore. Migliori in campo Britos e Reina.  La gara termina con una sconfitta, ma giocheremo il tutto nella gara di ritorno del S. Paolo.

 

Nando Zanga

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