E’ uno studio statistico di Bloomberg Sports in cui ad ogni nazionale viene assegnato un valore. Ogni partita del Campionato Mondiale che si svolgerà in Brasile è stata simulata 100 mila volte “per fornire un’accurata proiezione circa ogni potenziale risultato verificabile“. Si tratta, inutile sottolinearlo, di dati suscettibili di errori, ma l’analisi merita attenzione per il numero di nazionali e la mole di partite vivisezionate al computer. Partiamo subito con le percentuali di vittoria per ogni singola nazionale. L’Italia ha il 2,9% di possibilità di vincere il mondiale, un dato piuttosto basso. Il maggior indiziato per la vittoria finale, neanche a farlo apposta, è il Brasile padrone di casa con un 22,1%.
La Germania vanta un buon 12,0% di possibilità, l’Argentina si posiziona al terzo posto con l’11,4%, poi segue la Spagna al 9,2%, quindi l’Olanda con il 5%. Dalle chance al tabellone simulato il passo non è breve e il lavoro diventa ben più complesso. Tuttavia, a parte qualche stranezza (se la Spagna ha il 9,2% di possibilità e l’Argentina l’11,4% perché nella semifinale tra le due formazioni vincono gli iberici?), il risultato non si discosta molto dalle previsioni degli allibratori. La finale più gettonata è anche quella calcolata nello studio, vale a dire Brasile contro Spagna.
I verdeoro padroni di casa vinceranno di misura in finale contro la Roja e conquisteranno il sesto titolo mondiale. e l’Italia? Gli azzurri nell’ultimo periodo hanno dato segnali di involuzione rispetto al campionato europeo di due anni fa, ma la simulazione prevede un’eliminazione abbastanza dignitosa ai quarti di finale, ancora una volta contro la Spagna (ai tempi supplementari o ai rigori). Le altre favorite: la Germania dovrà nuovamente fare i conti con la maledizione del terzo posto visto che sarà eliminata in semifinale dal Brasile, mentre l’Argentina si dovrà arrendere alla Spagna in semifinale. Si avvereranno?