È stato rinvenuto in Egitto, in una zona archeologica, uno scheletro umano dalle dimensioni incredibili.
Sembra avere una connessione con un altro ritrovamento sensazionale: un obelisco dalle dimensioni più che doppie rispetto alla norma, trovato a circa 500 miglia a sud del Cairo.
Lo scheletro è lungo 8,75 metri. Secondo gli studiosi si tratta di un Nephilim.
L’appellativo Nephilim (in ebraico הנּפלים), presente nell’Antico testamento (Torah), in diversi libri non canonici del Giudaismo e in antichi scritti cristiani, si riferisce ad un popolo creato dall’incrocio tra i “figli di Dio” e le “figlie degli uomini” (Vedi Genesi 6:1-8), o giganti che abitavano la terra di Canaan (Numeri 13:33).
Alla luce delle speculazioni moderne sulle storie dei rapimenti, altri studiosi ipotizzano che si tratta di una forma di inseminazione artificiale e di manipolazione genetica da parte di alieni, che hanno prodotto nel passato esseri sproporzionati.
Zecharia Sitchin ed Erich Von Daniken hanno scritto libri sostenendo che i Nephilim siano i nostri antenati e che noi siamo stati creati (con l’ingegneria genetica) da una razza aliena (per i sumeri gli Annunaki, per l’ufologia contemporanea i nordici o gli abitanti di Nibiru).