Beffa Pompei, dopo i crolli anche il furto di un affresco

Pompei: scomparso affresco da domus di NettunoDa circa una settimana si sono perse le tracce dell’affresco di Artemide che si trovava nella domus di Nettuno degli scavi archeologici di Pompei, in un’area presa in considerazione dal “Grande Progetto Pompei”.

Parallelamente a quella avviata a livello internazionale dalle forze dell’ordine, il ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha anche avviato un’indagine interna sull’accaduto. A denunciare la scomparsa dell’affresco ai militari dell’Arma di Pompei, lo scorso 12 marzo, è stata la direttrice degli scavi Grete Stefani. L’affresco, che ritrae la dea Artemide seduta dinnanzi a suo fratello Apollo, è stato sicuramente staccato da mani esperte.

Ad appurare la scomparsa del dipinto, ampio una ventina di centimetri, è stato un custode. La Soprintendenza ha disposto un sopralluogo al quale hanno preso i carabinieri che ora stanno indagando, a livello internazionale, sull’accaduto.

“Se oggi a rubare un affresco di Pompei  dalla domus di Nettuno, in una zona degli scavi ampiamente devastata dal degrado, sono stati dei ladri “tombaroli”, quotidianamente, per incuria ed abbandono,  vengono “rubati”, senza possibilità di recupero, molte parti del ricco patrimonio archeologico pompeiano – ha detto Antonio Irlando (Osservatorio Patrimonio Culturale) – Sempre nella stessa Regio V, dove nell’insula 5 si è scoperta nei giorni scorso la “sparizione” di una parte dell’affresco che raffigura la dea Artemide in compagnia del dio Apollo, sono documentate ed addirittura visibili, tracce avanzate di devastazione di affreschi, murature, mosaici ed altri apparati decorativi.

Per dare l’idea di quale sia lo stato di degrado in questa parte di Pompei, va ricordato che poco più avanti dal luogo della sparizione, nella stessa Regio VI, lungo il vicolo di Mercurio, vi è la casa dei Vettii, chiusa inspiegabilmente da oltre 11 anni per lavori di restauro iniziati e stranamente mai completati, lasciando la domus  in un preoccupante abbandono, come già ammonito anche dagli ispettori Unesco.

La casa dei Vettii che fino a quando era aperta al pubblico risultava la più  visitata dai pubblico è ritenuta una delle più belle di Pompei, di cui erano proprietari ricchi commercianti pompeiani

L’episodio della sparizione dell’affresco dalla casa di Nettuno, può essere classificato nella categoria dei “crolli pompeiani”, dove, però, a crollare, non è un prezioso muro di pietre, ma la più preziosa reputazione dell’Italia, ancora una volta additata come incapace di evitare furti e devastazioni di elementi identitari del preziosissimo patrimonio archeologico italiano.

 

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