Il candidato sindaco per il Comune di Sant’Antonio Abate, Nicola Mercurio si fa promotore affinché Ministro per i beni culturali, soprintendente di Pompei e presidente del Fai pongano attenzione per i beni culturali cosiddetti minori.
“Ho avuto l’onore di prestare il mio servizio agli Scavi di Pompei – dichiara Mercurio – durante il periodo dell’emergenza al fianco dell’allora commissario, e già Prefetto di Napoli Renato Profili e poi accanto al successore Marcello Fiori, e già a quel tempo ho voluto e potuto richiamare l’attenzione sulla valorizzazione della Villa Cuomo di Sant’Antonio Abate. Oggi, da candidato sindaco per il Comune di Sant’Antonio Abate, faccio appello perché si attui una politica di attenzione e valorizzazione non solo per i grandi siti ma anche per i siti cosiddetti minori”.
La Villa Cuomo, esempio quasi unico di villa rustica, rappresenta per Sant’Antonio Abate la storia tangibile del paese, l’origine della tradizione agricola del territorio “tenerla chiusa, non fruibile al pubblico – aggiunge il candidato sindaco – è una sconfitta che ritengo non possiamo permetterci, riaprirla sarebbe un vero traguardo per me e tutti gli abitanti di Sant’Antonio Abate, ritorneremmo in possesso di un pezzo della nostra storia”.
Rispetto alla carenza di personale con cui le soprintendenze ogni giorno sono costrette a fare i conti e per alleggerire la soprintendenza della custodia Nicola Mercurio fa appello perché si prenda in considerazione “la possibilità di valutarne la gestione da parte dell’amministrazione comunale”.