Tanto, troppo sangue di “camorra” ha segnato il vissuto di una comunità che oggi si avvicina con fiducia al sindaco Vincenzo Figliolia da sempre in prima linea nella lotta al malaffare. “Siamo determinati – aveva precisato Figliolia – a svolgere il nostro delicato compito istituzionale prestando massima attenzione alla pubblica sicurezza e alla qualità d’esistenza dei residenti. I giovani devono tornare ad essere i veri protagonisti di una riqualificazione socio-economica che consenta al paese di entrare a pieno titolo nel top del palinsesto archeologico- turistico del Mediterraneo. La tradizione storica dei luoghi impone massima professionalità nel valorizzare patrimoni naturali e testimonianze classiche di una cultura millenaria che proprio in Pozzuoli trovava massima espressione”.
Anche le associazioni devono offrire il proprio insostituibile contributo al potenziamento di un perimetro campano dalle potenzialità appena scalfite. “Confido nella sensibilità dei cittadini e delle associazioni sparse sul territorio – ha concluso Figliolia – perché questi percorsi formativi sul tema della legalità passino dalle aule dei seminari direttamente alle azioni quotidiane di chi vive con fierezza la propria realtà d’origine. Basta con il fatalismo rinunciatario e con gli inutili allarmismi: insieme, nel rispetto dei ruoli e delle competenze specifiche, sarà possibile scrivere pagine di storia positiva negli annali di una terra affascinante e ricca di quella ecletticità operativa insita nella natura vulcanica della stessa”.
Alfonso Maria Liguori
