Pesca di frodo a Licola: sanzioni e sequestri di mitili della Guardia Costiera

guardia-costieraBrillante operazione della guardia costiera di  Pozzuoli  contro la pesca illegale e irregolare operata da natanti in località marina di Licola.  I militari al comando del tenente di vascello Andrea Pellegrino hanno elevato numerose sanzioni amministrative e sequestrato grossi quantitativi di mitili “fuorilegge”.

L’operazione si colloca perfettamente nella campagna di sensibilizzazione fortemente voluta dall’ammiraglio Antonio Basile , comandate della Direzione Marittima di Napoli, finalizzata al monitoraggio cavillare del litorale puteolano e delle risorse alimentari legate alle acque costiere , con particolare riferimento ai mitili. Spesso protetti da normative europee di preservazione ambientale o  peggio non in regola con i test sulla idoneità al consumo i frutti di mare “illegali” finiti a buon mercato sulle tavole dei consumatori favoriscono notevolmente il diffondersi di patologie epatiche devastanti come l’epatite virale.

Il fenomeno sarebbe talmente diffuso in vaste zone della città da rendere l’epatite ormai “endemica” nelle stesse. Il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia  ha accolto con particolare soddisfazione l’operazione condotta dagli uomini del tenente di vascello Pellegrino . Il primo cittadino aveva in passato più volte pubblicamente lodato la professionalità e l’abnegazione dei militari nel garantire e tutelare la qualità del prodotto ittico locale notoriamente richiestissimo.  Dalla Direzione Marittima di Napoli fanno sapere che non si faranno sconti  ne si abbasserà la guardia nella lotta all’illegalità e alla mancanza di igiene in materia di preservazione di mitili e prodotti ittici da monitorare con particolare attenzione proprio nel periodo estivo. Un nuovo tassello positivo è stato aggiunto alla vita sociale di una città che proprio non ci sta ad essere etichettata quale realtà difficile.  Di questo parte del merito spetta sicuramente al sindaco Figliolia e alla meticolosità  delle  forze dell’ordine  sempre presenti nell’humus  della comunità puteolana.

Alfonso Maria Liguori.

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