Beni confiscati, regole da rifare

Ignazio-Messina-Idv“Sui beni confiscati alle mafie le regole vanno riscritte. Come Italia dei Valori siamo molto contenti che questa sia una certezza condivisa da autorevolissimi magistrati, come Raffaele Cantone e il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, e accogliamo con interesse le riflessioni della presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosi Bindi. Noi di Idv lo diciamo da tempo e, a fine febbraio, abbiamo presentato una proposta di legge in materia sulla quale stiamo raccogliendo le firme in tutta Italia”.

Lo dichiara Ignazio Messina, segretario nazionale di Italia dei Valori, commentando il dibattito sulla normativa antimafia in corso, che prosegue: “Le mafie si battono sottraendo realmente beni e ricchezze ai clan. Quando, invece, appartamenti e aziende restano abbandonati passa un messaggio sbagliato e controproducente. Proponiamo di istituire un albo dei beni confiscati, che non esiste, e la vendita dei beni se, entro tre mesi dalla loro confisca, nessuno fra regioni, comuni o associazioni ne faccia richiesta di utilizzo. Inoltre proponiamo di rendere più produttive le aziende confiscate alla criminalità organizzata. Stimiamo si possano recuperare 80 miliardi di euro, ben più di una manovra finanziaria”.

“In Campania i beni confiscati sono troppo spesso inutilizzati a causa di cavilli burocratici e ritardi. La nostra proposta di legge in materia è sempre più attuale e urgente”. Lo dichiara Nello Di Nardo, segretario di Idv Campania, che prosegue: “Da settimane siamo in piazza a raccogliere le firme e i cittadini stanno dimostrando di avere capito quanto sia importante questa battaglia. Le parole di autorevoli magistrati che hanno combattuto la camorra in prima linea ci danno un ulteriore impulso a continuare su questa linea”.

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