“Accolgo con immensa gioia e determinazione la notizia che anche a Gragnano, a differenza di quello che avrebbe voluto qualche sciacallo o anarchico, si ritornerà al voto, alla democrazia, al confronto e alla politica”, lo ha detto Elio Coppola, candidato a sindaco di Progetto Gragnano alle prossime elezioni amministrative del 25 maggio 2014.
“Gragnano era stufa di questa gestione del potere politico. Era stufa di essere etichettata quale città di camorristi. La Gragnano che conosciamo noi è formata da persone perbene e lavoratori onesti; Gragnano andava sciolta sì, ma per incapacità amministrative! Gragnano è stufa di dover attendere, vuole ritornare a correre, sorridere e noi con Lei”.
“Troppi, davvero troppi, 18 mesi di “sordo” commissariamento; senza confronto nelle aule del pubblico consesso, senza ascoltare le rimostranze di Gragnano e dei Gragnanesi, senza la percezione (nemmeno da vicino) del “grido” di dolore di una città messa in ginocchio dalle giunte Serrapica e Patriarca”.
“Da oggi siamo in campo ufficialmente – ha aggiunto Coppola – NOI CI SAREMO! A differenza di qualche “vecchio” che potrà guardarci solo da lontano. Noi ci saremo realmente in campo; saremo a difendere gli interessi della Città, il nostro impegno sarà riportare al centro i problemi, le rimostranze del Popolo, l’uscita dalla Gori, ad esempio, il primo punto del nostro programma elettorale che presenteremo fra qualche settimana alla Città.
“Basta derelitti, sterili fenomeni social o calati dall’alto – ha precisato Coppola – la vecchia politica non ci appassiona, i vecchi volti non ci appassionano, i vecchi schemi non ci interessano; stiamo preparando una squadra fresca, giovane, nuova; che non vive di politica e vuole mettere a disposizione la propria esperienza, la propria professionalità e il proprio tempo per una Gragnano che si riappropri, principalmente, del proprio ruolo, delle proprie radici e della sua storia territoriale. Basta amministratori “incursori”, falliti in realtà vicine, che si sentirebbero padroni di venire a dire e fare quello che vogliono nella nostra Gragnano. Cambiate “aria”, non ve lo consentiremo”.
“Il territorio deve ritornare nelle mani di chi lo percorre, di chi consuma le suole, i pneumatici, di chi stringe mani e prende impegni per le strade di una Gragnano oggi martoriata; il nostro territorio deve ritornare nelle mani di di chi va ascoltando le rimostranze dei Gragnanesi e no i “diktat” imposti dagli “ovattati” palazzi del potere Campani. Da oggi iniziamo il nostro Progetto e, sarà Gragnano!”, ha concluso.