E’ stata una manifestazione sicuramente emozionante e carica di significato quella che questo giovedì 20 marzo ha visto piazza Vittorio Veneto gremirsi di cittadini accompagnati dai propri cani.
L’evento, nato per opporsi al tragico avvenimento dell’uccisione del volpino Dark da parte di un gruppo di balordi consumatosi alcuni giorni fa nella stessa piazza, ha coinvolto alcune centinaia di persone di tutte le età insieme ad i loro amici a quattro zampe, tutti schierati in favore dei diritti degli animali e per portare solidarietà al padrone di Dark, il proprietario del Bar Cerrato, ancora affranto per la perdita del suo piccolo amico.
Tanti volti hanno caratterizzato e dato il loro contributo al raduno insieme alle associazioni animaliste con la loro presenza ed i loro striscioni; tra la folla anche alcuni esponenti del consiglio comunale e del forum dei giovani della città, oltre che esponenti di vari schieramenti politici; ma a rendere speciale la manifestazione sono state le code ed i musetti vispi dei circa cento cani che hanno presenziato in piazza al fianco dei loro padroni.
“E’ veramente triste pensare che il ‘cagnolino del Bar Cerrato’ sia stato ucciso in un modo così disumano e barbaro”, ha dichiarato la segretaria del forum, Fortuna Miranda, “chi vive quotidianamente Piazza Vittorio Veneto ha sicuramente tanti ricordi legati al piccolo Dark … a modo suo è stato un’icona della nostra città”.
“Il gesto balordo dei giovani che hanno massacrato Dark è sicuramente un segnale di grande inciviltà;” ha dichiarato il sindaco, Pasquale Aliberti, “la manifestazione di oggi rappresenta anche la sensibilità degli scafatesi verso gli animali. Avvenimenti incresciosi come quello di qualche giorno fa sono isolati e vanno necessariamente fermati e denunciati. Per evitare il ripetersi di situazioni simili bisogna fare un lavoro che parte sicuramente dal basso: le famiglie e le scuole possono e devono fare molto per evitare che si debba arrivare a condizioni estreme. Chi ha visto qualcosa deve farsi avanti e denunciare, anche se al di là della denuncia c’è bisogno dell’istituzione di una cultura diversa che contempli il rispetto per i cittadini e per gli animali”.
Raffaele Cirillo