Scippa la catenina ad una donna e fa cadere i “Falchi” dalla moto: arrestato rapinatore 35enne

falchi_poliziaNel pomeriggio di ieri personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto Visco Angelo classe 1977, pluripregiudicato, per rapina e resistenza a pubblico ufficiale.

In particolare, la pattuglia dei “Falchi” della Squadra Mobile, nel transitare in via S. Giovanni a Carbonara, ha assistito ad una rapina ai danni di due donne ad opera di un giovane a bordo di uno scooter Honda SH con targa coperta da un adesivo, il quale strappava dal collo di una di esse una catenina per poi darsi alla fuga.

Iniziava, quindi, un rocambolesco inseguimento dove il malvivente, nonostante gli fosse imposto l’alt polizia, non esitava a porre in essere una guida pericolosa anche per l’altrui incolumità e incominciava a scalciare e dare spallate ai due poliziotti in motocicletta con il chiaro scopo di farli rovinare al suolo.

visco angelo fotoNonostante il traffico cittadino e la guida spericolata del malvivente, i poliziotti riuscivano ad afferrare il bavero del giubbotto del fuggitivo il quale, per nulla dissuaso, dava un ultimo colpo di acceleratore ma la manovra sortiva solo l’effetto di trascinare al suolo i poliziotti e lo stesso malvivente. Nonostante la rovinosa caduta, gli uomini dei Falchi riuscivano finalmente ad avere ragione sul rapinatore che veniva definitivamente bloccato e tratto in arresto.

Intanto le vittime, dopo alcuni minuti, venivano rintracciate in una chiesa dove si erano rifugiate e recuperata la catenina in oro poco prima rapinata che veniva loro riconsegnata.

Il Visco si trovava sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata ma ciò nonostante circolava alla guida di un veicolo a motore tra l’altro sprovvisto della Patente di Guida.

In ragione di ciò lo stesso sarà deferito sia per la violazione del Provvedimento in parola che per la Guida senza Patente, nonché per le varie violazioni amministrative commesse in riferimento al CdS.

Il motociclo Honda SH 150 condotto dal Visco, veniva sequestrato penalmente ed amministrativamente ai fini della confisca poiché oltre che essere utilizzato per la consumazione del delitto, all’atto del controllo risultava scoperto ai fini assicurativi e già sottoposto a sequestro per fatti analoghi.

Ultimate le formalità di rito, il malvivente veniva associato presso la casa circondariale di Poggioreale con l’accusa di rapina impropria e resistenza a P.U.

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