Al Marte Mediateca arriva Pastacas dalla Finlandia

pastacas_beatscape_marte_mediatecaTorna venerdì 28 marzo 2014, il Festival Internazionale di Musica Indipendente, Beatscape. La serata, dalle ore 21.30 presso il MARTE Mediateca di Cava de’Tirreni, vede protagonisti l’artista estone Pastacas e due cantautori nostrani, Healthy God e Antunzmask. L’introduzione degli artisti è a cura dell’Unis@und web radio.
Continua il viaggio di Beatscape, tra la ricerca di artisti indipendenti e il forte desiderio di regalare emozioni e suoni nuovi al pubblico italiano. Prossimo musicista a calcare il palco del Festival marziano è Pastacas, nome d’arte di Ramo Teder, artista attivo in ambito di folktronica e psichedelia lo-fi. Creatore di un mondo musicale fatto di elettronica, jazz e chitarra acustica, Ramo Teder aka Pastacas viene dall’Estonia ma risiede in un piccolo centro finlandese. Pastacas lavora per sfumature, delineando con potente suggestione un quadro musicale che vede protagonista il folk delle steppe nord-europee.

Una vita divisa tra due nomi e due mondi, quello della musica e quello del disegno. Quando l’artista Ramo Teder fa musica, infatti, diventa “Pastacas”. “Pastakas” significa “penna a sfera” in inglese. A Ramo piace usare questo piccolo strumento per confezionare dipinti e disegni, spesso inseriti nei suoi lavori discografici. Particolarità di questo artista dalle molte sfaccettature è l’utilizzo del loop, affiancato da una voce inconfondibile e dall’inserimento di chitarre, mandolini, flauti, plokkflutes. Ha realizzato tournée anche in Giappone. Il magazine di musica inglese ha descritto il suo album del 2004 “Tsaca Tsap” come “straordinariamente affascinante e creativo”. Il giovane artista da solo sul palco riesce a suonare fino a 14 strumenti diversi. Un’intera orchestra declinata attraverso le capacità artistiche di un solo frontman.

Ad introdurre Pastacas, ci saranno due artisti italiani: Healthy God è lo pseudonimo dietro quale si nasconde Daniele Amoresano, originario della provincia di Salerno, trapiantato a Milano. Healthy God ricorda il Beck più malinconico e gli Eels più allegri, Sparklehorse, i Flaming Lips più morbidi, il Bob Dylan dell’Highway 61 e il Nick Cave di Tender Prey. Dal vivo mostra un lato più intimista, un cantautorato ridotto all’osso in cui si ispira al raffinato fingerpicking di Elliot Smith, alle melodie catchy di Syd Barrett e alla poesia ipnotica di Leonard Cohen. Dopo un trascorso con diverse band della scena indie rock campana, inizia a comporre materiale inedito ed a maturare l’idea di un progetto solista. Fa il suo debutto live nel settembre 2010. Subito dopo inizia la preproduzione di quello che sarà il primo ep “Screw You All, I’m Healthy God” nella casa di Montecorice nelle campagne cilentane con un laptop, una scheda audio e due microfoni. HG sceglie di sfruttare le capacità maturate attraverso gli studi di ingegneria del suono e, avvalendosi solo occasionalmente di pochi fidati collaboratori, cura egli stesso la registrazione, il mix e la produzione del disco.

Antunzmask è un folkman da cantina o da periferia, non lo si riesce ancora a capire. Classe 1989 si forma suonando punk da sempre, fino alla svolta solista che ufficializzerà a dicembre 2009. Iniziano i primi concerti di Antunzmask cantautore nella primavera/estate con un primo nucleo chiamato The Pragmatic Band. Inizia a registrare quello che sarà il suo primo album ufficiale “Zero Programmi In Questione” che presenterà nel gennaio del 2012, anticipato dall’EP “Gesù è Con Te”. Nel 2012, Antunzmask viene selezionato al Premio Fred Buscaglione a Torino, dove suona dal vivo. Forma una band che lo accompagna su diversi palchi, divisi con artisti locali o nazionali come A Toys Orchestra, Rocco Papaleo, U Papun. Il 21 dicembre 2012 presenta il tributo dal vivo ai Velvet Underground, cosa a lui molto cara. Nel 2013 pubblica il suo secondo album “Al Mostro”, registrato completamente in piena solitudine estiva, con uno schema musicale fuori dal normale che tocca punk, blues, grunge, folk, e psichedelica.

La rassegna Beatscape nasce nell’estate del 2011, per esplorare la contemporaneità del “suono d’arte”. Dal pop rock all’elettronica, dalla musica sperimentale anni ’80 a quella dei giorni nostri, fino al cantautorato tout court. Diversi i nomi che hanno già calcato il palcoscenico di Beatscape. Il gruppo pop rock romano “Stag”, l’artista salernitana Denise Galdo, la nippo-norvegese SiennÁ paragonata a Bjork e Ryuichi Sakamoto; i Microlux, gruppo di chiaro stampo nordeuropeo formatosi dall’incontro tra Linda Edelhoff e Fabio Colasante; Le Rose e i Vidra; Luca Urbani, l’ex componente dei Soerba. E poi ancora, Claudio Domestico “Gnut”, la suggestiva Petra Jean Phillipson; i Salottica; Al Maranca; il norvegese che preferisce vivere in Sicilia, Nordgarden; la musica da cucina di Fabio Bonelli, un mix poetico di musica tradizionale, strumenti culinari e utilizzo della loopstation. Beatscape continua a scavare nelle più recondite sacche creative dell’universo musicale, creando un ponte immaginario tra il Sud e il Nord Italia, tra la fucina di artisti italiani e quella di altri Continenti.

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