Il sindaco Pasquale Aliberti, questa mattina, si è recato in Procura, a seguito della denuncia per stalking (612 bis), inoltrata dal consigliere comunale Vittorio D’Alessandro e dalla moglie, arch. Matrone – vincitrice del concorso a tempo determinato indetto dall’amministrazione Aliberti, per alcune dichiarazioni del primo cittadino rese a mezzo stampa, quali: “Hanno provato ad infangare questa amministrazione utilizzando documenti non ufficiali né veritieri” e “per aver sottratto in modo irregolare documenti non ufficiali allo scopo di infangare il buon nome dell’amministrazione”.
“Tali affermazioni – si legge dalle motivazioni – avrebbero ingenerato pericoli di incolumità personale al D’Alessandro e a sua moglie determinando uno stato di ansia che li ha costretti entrambi a rinchiudersi nelle mura domestiche o nei luoghi destinati alla professione, con conseguente privazione di ogni tipo di relazione”. A tal proposito il Sindaco Pasquale Aliberti ha dichiarato:
“Il consigliere D’Alessandro chiuso in casa? Allora era un sosia il candidato sindaco del PD che dal palco copriva di infamia e fango il Sindaco Aliberti e la sua amministrazione? Alla faccia dello stalking! Piena fiducia nella magistratura”.