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Quando la battaglia politica si sposta su Facebook

ercolano-comuneL’uso improprio di Facebook è divenuto ultimamente a Ercolano motivo di scontro e fucina di polemiche all’interno dello scacchiere politico indigeno. Insulti, attacchi alla persona e soprattutto vere e proprie denunce sull’operato di assessori e consiglieri comunali colorano le pagine della nota piattaforma sociale con disarmante semplicità. I fatti riportati in molti casi sono però gravissimi: ci si chiede allora come mai ad oggi a queste incredibili rivelazioni non siano poi seguite denunce formali.

Il tutto come sempre ridicolizzando la concretezza e la credibilità della classe professionale e in particolar modo politica ercolanese. E’ infatti opportuno ricordare che alcuni membri della giunta e del consiglio comunale sono professionisti impegnati in diversi settori e che determinate “dicerie” sistematicamente supportate a suon di link finiscono con il penalizzare una comunità dove si blatera tanto, sicuramente troppo senza che però a queste parole vane seguano poi azioni concrete.

Sarebbe interessante che la polizia postale, notoriamente vigile nell’uso corretto dei mezzi di comunicazione on line, allertasse la Procura approfondendo e chiarendo le reali posizioni di politici e amministratori da troppo tempo sotto attacco da parte di “qualcuno”. Se la cosa si dovesse risolvere in una bolla di sapone meglio per tutti ma se disgraziatamente così non dovesse essere ci sarebbe veramente tanto di cui rispondere ai giudici.

Non è più tempo di mostrare i miserabili limiti culturali di chi spesso celandosi anche dietro contatti inesistenti spara a zero contro tutto e tutti pur di far parlare di se incurante dell’irreparabile danno arrecato al buon nome di Ercolano. Gli onesti contribuenti sono stanchi di sentirsi ripetere dai “cugini confinanti” di Portici o Torre del Greco: “tipicamente in stile resinaro”. Fieri al contrario di essere ercolanesi invitano chi è veramente a conoscenza di eventuali misfatti commessi da politici o amministratori locali a denunciare ufficialmente all’autorità giudiziaria fatti e circostanze specifiche. Della serie: per amore del mio popolo non tacerò….ma nemmeno mentirò!!!

Alfonso Maria Liguori

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