Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emesse dal gip presso il Tribunale di Napoli, per associazione per delinquere e corruzione.
Destinatari delle misure cautelari sono due ex manager di Finmeccanica e due imprenditori romani.
Le ordinanze sono state emesse al termine di indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli-Dda in merito alle procedure di affidamento, progettazione e realizzazione del sistema di Tracciabilità dei Rifiuti denominato ‘Sistri’. Sono stati, inoltre, sottoposti a sequestro preventivo 28 conti correnti e due cassette di sicurezza, riconducibili alle persone a vario titolo coinvolte nell’indagine.
L’attività nasce dagli sviluppi investigativi conseguenti all’esecuzione di analoghe misure cautelari, eseguite nell’aprile del 2013, a seguito dei quali è stato possibile delineare ulteriori aspetti riguardanti interessi personali, che condizionavano le scelte nella fase della individuazione e realizzazione del progetto Sistri (progetto che, nelle previsioni contrattuali, avrebbe dovuto essere operativo già nel 2010, ma che ad oggi non ha trovato il suo integrale avvio).
In particolare, secondo gli investigatori, attraverso un articolato sistema di false fatturazioni e sovrafatturazioni, erano stati creati cospicui ‘fondi neri’, destinati, secondo la ricostruzione accusatoria avvalorata dal gip, al pagamento di tangenti, anche mediante la costituzione di società estere in paradisi fiscali del Delaware (Stati Uniti d’America) e l’apertura di conti correnti cifrati in Svizzera.
Le investigazioni riguardano anche un episodio di corruzione per 4 milioni di euro, parte dei quali consegnati per contanti direttamente negli uffici di Finmeccanica, all’interno di due borsoni.
In tale contesto investigativo, sono in corso numerose perquisizioni. A quanto si apprende, le perquisizioni riguardano anche l’ex presidente di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini, presso la sua abitazione a Roma.