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Ecco la cura per il diabete di tipo 2: venerdì la presentazione della terapia

medico di basePer venerdì sera 28 marzo alle 19 la presentazione del nuovo modello di fisiopatologia del diabete tipo2, presso il laboratorio di analisi del dott.Fortunato Gentile a Gragnano in via Vittorio Veneto.

“Attualmente noi utilizziamo un modello che ci consente solo una terapia sintomatica del diabete,senza avere mai la possibilità di ottenerne la guarigione. Per la verità assistiamo sempre a un aggravamento nel tempo tanto è vero che alla fine in diversi casi siamo costretti a ricorrere alla terapia insulinica, nel momento in cui il pancreas non è più in grado di rispondere alla terapia farmacologica per os”.

Lo ha detto Ferdinando Carotenuto dell’ASL NA 3 SUD distretto 56 Boscoreale Napoli, il medico che ha individuato la terapia.

“Tutto questo accade perchè non siamo in grado di risolvere il problema dell’insulino- resistenza, così come non siamo in grado di ripristinare il difetto secretorio di insulina dal momento che non siamo in grado di recuperare la massa delle betacellule distrutte al contrario il modello che ho studiato in questi ultimi anni e che voglio presentare, consente sia il ripristino della normosensibilità all’insulina, sia il ripristino della funzionalità delle betacellule, sia la riduzione del patrimonio alfa cellulare,col risultato che il paziente guarisce allo stesso modo di quanto accade nei pazienti che si sottopongono a un intervento di diversione bilio-pancreatica.

Aggiungo solo un’ultima cosa:tale modello è utilizzabile anche per altre patologie come l’ipertensione essenziale che in molti casi è secondaria a insulino-resistenza, l’obesità,oggi così frequente già nella popolazione pediatrica, la cardiopatia ischemica,così come le dislipidemie infine è stato anche dimostrato un rapporto tra insulino resistenza e alcune neoplasie come il carcinoma della prostata, del seno, dell’endometrio e del colon ecc. Come si vede l’argomento è sia di interesse internistico, che pediatrico e anche cardiologico. Non sono da escludere gli ostetrici che si vedono sfuggire troppo spesso il diabete gestazionale,oltre ai numerosi casi di neoplasie collegate a insulino resistenza”.

 

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