Continua l’ondata di violenza che ultimamente tiene sotto scacco il territorio puteolano. Due anziani sono stati poco dopo le 24 sequestrati e rapinati all’interno della propria villetta situata in Licola alla via Trepiccioni da due malviventi armati di pistola. Neutralizzata la coppia i balordi hanno ripulito la casa portando via quasi 6 mila euro in contanti, una pistola beretta calibro 6,75 legalmente detenuta con relativo munizionamento e altri 15 proiettili di calibro 38 special sempre regolarmente dichiarati dalla vittima. Una notte di terrore che solo per miracolo non si è tramutata in tragedia.
Il sito non è nuovo ad episodi del genere : i residenti a questo punto chiedono terrorizzati l’immediata installazione della videosorveglianza quale deterrente ad incursioni notturne o brutali aggressioni. Ancora anziani presi di mira, ancora violenza ingiustificabile, ancora paura : la gente non ne può veramente più e chiede un intervento straordinario delle forze dell’ordine tale da monitorare il territorio soprattutto in orari notturni.
“Non abbasseremo la guardia contro il malaffare – aveva dichiarato il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia – ne abbandoneremo i cittadini alla prevaricazione violenta di chi crede di poter violare impunito la legge e i principi della convivenza civile.
Chiediamo la massima collaborazione dei cittadini : invitiamo a denunciare prontamente alle autorità competenti qualsivoglia anomalia rilevata in zona onde reprimere sul nascere azioni fortemente lesive per la pubblica incolumità. Solo sgretolando il muro di omertà che per troppo tempo ha tutelato veri e propri criminali sarà possibile infliggere un colpo mortale a chi offende e umilia quotidianamente con le proprie azioni malavitose la nostra amata terra”.
Si spera che gli anziani vittime dell’aggressione notturna possano presto dimenticare e tornare ad una vita normale nella triste consapevolezza che episodi del genere colpiscono tutta la collettività e non solo gli involontari protagonisti di un’interminabile notte di terrore.
Alfonso Maria Liguori