Il “paese dei balocchi” esiste, almeno per gli appassionati di cabala e di esoterismo. Si trova in una frazione del girone H di serie D, quella con vista panoramica. Sei squadre a contendersi la testa della classifica, sei i punti che le racchiudono tutte e sei le giornate al termine. Se il doppio del numero perfetto è comunemente definito quello del diavolo, allora il futuro non è mai stato così facile da decifrare: l’undici che si affaccerà dal piano più alto resta tuttora un mistero, ma di certo la volata finale sarà un inferno. La Turris parte dal gradino più basso, ma può calare almeno due jolly. La squadra di mister Pensabene è quella tra le sei ad aver disputato più scontri diretti (manca solo la trasferta di Francavilla), ma soprattutto è l’unica ad aver già osservato il forzato turno di riposo dovuto alla radiazione del Nardò. Fino a qualche giornata fa era letteralmente impensabile che Croce e soci potessero tornare a cullare sogni di gloria, ora anche i numeri sembrano dare loro ragione.
Già, perché se il “paese dei balocchi” esiste davvero, Torre del Greco allora ne è la Capitale, di diritto. Quella con la Mariano Keller, per la sesta forza del campionato, è stata la terza vittoria consecutiva (ed il tre con il sei pure c’entra parecchio), specie se il tabellino recita, guarda caso, tre-0. Per gli scettici più incorruttibili, poi, ci sarebbe il minuto del primo gol: quando Moxedano scaraventa sul palo più lontano la precisa sponda di Croce le lancette del direttore di gara sono ferme al minuto numero sei. Le altre due reti, meritatissime, invece, arriveranno soltanto nel finale. Due volte Croce, prima al 90’ e poi al 93’; prima mettendo a sedere anche il portiere dopo la più classica azione di contropiede solitario, poi sigillando la vittoria con un facile tap-in.
Provate un po’ a vedere nove (9+0) e dodici (9+3) di chi sono multipli! Per dar credito alla numerologia, a metà tra il sacro ed il profano, però, ora la compagine di patron Moxedano dovrà tirare fuori i cosiddetti attributi e dimostrare di non essersi ritrovata nelle zone alte della classifica per motivi puramente cabalistici. Giunge, allora, come una manna dal cielo la trasferta di Bisceglie, che è squadra di tutto rispetto.
Non solo perché i pugliesi in fondo sono soltanto tre posizioni più in giù rispetto ai loro prossimi sfidanti, ma anche perché nella scorsa partita sono riusciti a mettere in serissima difficoltà il Francavilla (terzo), contro cui la Turris si dovrà misurare, ancora in trasferta, proprio dopo l’incontro col Bisceglie. Contro quest’ultima mister Pensabene dovrebbe optare per il seguente undici: Liccardo, Lucchese, Mannone, Allocca; Sibilli, Manzo, Accardo; Moxedano, Croce, Morabito. Forse il migliore in assoluto, perché per la Turris il “paese dei balocchi” si chiama Prima Divisione.
Michele Di Matteo